La salute dell’intestino e del sistema digestivo è fondamentale in quest’epoca moderna che sembra minacciare su più fronti l’organismo. Nel corso degli ultimi anni la scienza ha spesso dimostrato come alla base di numerose malattie ci siano diversi fattori. Essi possono concorrere alla formazione di una condizione clinica morbigena e talvolta essere determinanti circa gli esiti.
Alcuni ricercatori hanno provato ad individuare una delle cause alla base di malattie croniche gravi come tumore al colon, diabete tipo 2 e coronaropatie. Confrontando i dati raccolti da ben 154 differenti Paesi del globo, vediamo di seguito quali sono i principali esiti a cui sono approdati. Il segnale d’allarme del tumore al colon-retto potrebbe essere questo gesto che troppe volte trascuriamo e che determinerebbe anche l’insorgenza di altri stati patologici.
Quali sono i segnali da non trascurare
Uno dei modi per evitare alcune patologie non trasmissibili strettamente legate all’alimentazione risiede in una adeguata prevenzione. Si sente spesso parlare di malattie cardiovascolari, diabete, tumori e talvolta il fattore scatenante si rintraccerebbe in alcuni stili di vita. È proprio in questo incastro tra possibili cause ed esiti prevedibili che la prevenzione gioca un ruolo cruciale. In tale ottica, un precedente studio che abbiamo analizzato mostra l’importanza dell’assunzione di alcuni specifici nutrienti per la salute intestinale e non solo. Alcuni studiosi hanno infatti individuato la quantità ideale di fibre che potrebbe stimolare adeguatamente l’intestino e il metabolismo.
In determinate circostanze, sfortunatamente, la situazione clinica della persona si presenta ormai talmente invalidante da richiedere veri e propri interventi assistenziali ed economici. Chi soffre di problemi a stomaco o intestino può infatti ottenere un assegno mensile INPS di circa 300 euro presentando domanda.
Relativamente al rapporto tra stile di vita e alcune malattie, i ricercatori si sono posti interrogativi molto interessanti. Secondo gli esperti il tumore al colon-retto, il diabete tipo 2 e alcune coronaropatie potrebbero avere un fattore di rischio alimentare in comune.
Il segnale d’allarme del tumore al colon-retto potrebbe essere questo gesto che troppe volte trascuriamo
Un studio scientifico recentemente apparso sul British Medical Journal ha fatto luce su alcuni aspetti interessanti. Il team di ricercatori ha provato a mettere in relazione il crescente consumo di carni rosse processate e l’insorgenza di patologie croniche gravi. Le attività di ricerca hanno preso avvio dai dati FAO che indicano i principali Paesi in cui avviene l’esportazione di questi alimenti.
Confrontando le statistiche, sono emersi dati assai rilevanti: dove c’è maggiore disponibilità di simili prodotti si registra un più alto tasso di patologie croniche come tumore al colon-retto, coronaropatie e diabete tipo 2.
Gli studiosi, oltre ad indagare la correlazione tra malattie non trasmissibili e alimentazione, hanno posto l’attenzione anche sull’impatto ambientale che l’esportazione di carne rossa causerebbe. Secondo alcuni calcoli, essi hanno evidenziato che in tutto il mondo è aumentato il numero di morti legato ad una alimentazione potenzialmente meno salutare. Sebbene tale indagine presenti alcune limitazioni, come indicano gli studiosi stessi, è fondamentale riflettere sugli ipotetici effetti che alcune scelte alimentari provocherebbero.
L’invito, dunque, che pongono gli esperti è quello di attuare una proficua collaborazione tra le politiche agricole e commerciali tra Paesi esportatori ed importatori.
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