Cosa si rischia a lasciare i soldi sul conto corrente? A quali perdite si va incontro se si decide di non investire il proprio denaro? Gli italiani sono un popolo di grandi risparmiatori e, con grande attenzione e sacrificio, tendono senza sosta a far crescere il proprio patrimonio. La conferma giunge anche dall’Abi, l’Associazione delle banche italiane. Secondo i dati raccolti nello scorso mese di gennaio, la liquidità è aumentata del +5,9% rispetto allo scorso anno. Questa percentuale si traduce in circa 87 miliardi di euro che gli italiani hanno depositato sui propri conti bancari. Come è risaputo, però, la giacenza sul conto ha un costo che va a detrimento del deposito stesso. Il rischio di lasciare i soldi sul conto corrente diventa più alto quando le somme aumentano e il risparmiatore decide di non investire una quota di capitale.
Il rischio di lasciare i soldi sul conto corrente va evitato
Cerchiamo di dirimere la questione ponendoci alcune semplici domande. Quanto guadagno dai soldi depositati sul conto corrente? A meno che non si abbia sottoscritto un conto deposito o qualcosa di simile, la risposta coincide con uno zero. Quanto spendo per tenere il denaro sul conto corrente? Questo dipende dal contratto sottoscritto con l’istituto bancario. Normalmente, salvo alcuni casi, la risposta si orienta su cifre sopra lo zero di cui sopra. Ne consegue che le spese sono maggiori dei guadagni quando si decide di lasciare i soldi sul conto corrente. Come ovviare a tale situazione?
Nella situazione epidemica attuale, l’Italia è coinvolta in un collasso economico che potrebbe portare gravi rischi all’economia nazionale. Per rilanciare il sistema economico sarà necessario che ogni italiano torni ad investire il proprio denaro affinché l’economia si risollevi e torni a girare adeguatamente. Il rischio di lasciare i soldi sul conto corrente è facilmente eliminabile se si abbattono alcuni muri e alcuni nemici terrorizzanti.
Quali sono i nemici dei depositi sul conto corrente?
Il nemico numero uno dell’economia di un paese è sicuramente l’inflazione. Come diceva l’eminente voce di Milton Friedman “l’inflazione è una forma di tassazione che può venire imposta senza legislazione”. In questa citazione lapidaria, Friedman riassume tutto il significato del peso dell’inflazione per un paese. Cosa c’entra l’inflazione con il proprio conto corrente? La domanda risulta più che lecita dal momento che ci sono in ballo i risparmi di ognuno. L’inflazione, quando raggiunge elevati livelli, rischia di rodere il nostro potere d’acquisto. In che modo? Con l’aumento del prezzo di beni e servizi.
Questo si traduce in una perdita del potere di acquisto del nostro denaro depositato sul conto corrente. per non incappare nel rischio di lasciare i soldi sul conto corrente e vedere il proprio patrimonio svalutato, bisognerà investire intelligentemente per risollevare le sorti del nostro Paese. Soltanto in questa maniera si eviterà che l’inflazione serpeggi tra i conti degli italiani e fiacchi l’economia nazionale.