A inizio febbraio il crollo del petrolio (quotazioni) non era ancora iniziato, ma c’erano già tutte le condizioni perché si verificasse quanto accaduto nell’ultimo mese. Nell’articolo Ribasso per il petrolio con discesa prima a $40 e poi a $30! mettevamo in guardia da un tracollo del prezzo dell’oro nero. Questo scenario negativo ha portato a una discesa di circa il 10% e le quotazioni a valori che non si vedevano dal 2019.
Quali sono state le cause all’origine del crollo del petrolio?
All’origine è stato il coronavirus che aveva provocato una drastica riduzione del consumo di petrolio nel mondo. L’Arabia Saudita, quindi, aveva spinto molto per una riduzione di 1,5 milioni di barili al giorno al fine di sostenere il prezzo. La Russia, però, che dal 2016 è in un accordo di cooperazione con l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio chiamata OPEC+, ritiene di poter resistere a prezzi più bassi. Un petrolio più economico permetterebbe alla Russia di mantenere la sua quota di mercato e al tempo stesso di mettere sotto pressione i produttori americani di scisto, che hanno aumentato drammaticamente la produzione negli ultimi quattro anni, ma devono affrontare spese più elevate.
Ma l’apparente mancato raggiungimento di un accordo alla riunione dell’OPEC di venerdì a Vienna minaccia di rompere i legami della Russia con il cartello, anche se l’agenzia di stampa russa TASS ha riferito che la Russia ha chiesto più tempo ed è disponibile a ulteriori colloqui.
Un prezzo del petrolio molto basso potrebbe mettere in crisi molte compagnie petrolifere che e non sono redditizie quando le quotazioni scendono sotto $50 al barile.
Se, però, i bassi prezzi del petrolio danneggiano l’industria petrolifera, i consumatori ne traggono vantaggio grazie ai prezzi più bassi della benzina e ai costi del riscaldamento domestico. Poiché il petrolio è un ingrediente di base di molti prodotti – dai farmaci alla plastica – i prezzi bassi possono aiutare ad attenuare l’inflazione.
Cosa attendersi dall’andamento delle quotazioni del petriolio?
Nulla da aggiungere a quanto scrivevamo nell’articolo Ribasso per il petrolio con discesa prima a $40 e poi a $30!. Possiamo solo aggiungere che le quotazioni hanno raggiunto e rotto in chiusura di settimana, seppur di poco, l’importante supporto in area $41,298. A questo punto, a meno di un immediato recupero, il crollo del petrolio continuerà fino al III° obiettivo di prezzo in area $30.

Petrolio: proiezione ribassista in corso sul time frame settimanale. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.