In periodo di esami, ci possiamo permettere un giudizio a mo’ di voto sugli attesissimi dati tedeschi in particolare l’IFO. Ebbene complessivamente i dati macro della Germania oggi arrivano a una risicata sufficienza. Non abbastanza comunque a sollevare l’umore di un indice DAX oggi decisamente fiacco.
Vediamo i dati.
Tabella principali dati macroeconomici tedeschi di giornata
Aspettative di business tedesco | 94,2 | 94,6 | 95,2 |
Valutazione dell’attuale situazione tedesca | 100,8 | 100,3 | 100,6 |
Indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania | 97,4 | 97,4 | 97,9 |
Il dato sulle aspettative inferiore al consensus pare avere irritato le Borse anche se la situazione corrente poi è meglio del previsto…
L’IFO vero e proprio, quello sulla fiducia delle aziende, è invece uscito in linea anche se di poco inferiore al mese scorso. Insomma come si diceva nulla di che…
La BCE ipersensibile ai dati tedeschi
Quel che è certo è che, seppure a guida italiana con Mario Draghi, la BCE si è sempre mostrata, diciamo così, ipersensibile ai dati economici tedeschi.
Se vogliamo uscire dalla logica complottista di una questione di meri poteri forti possiamo pensare al dovuto riguardo verso la nazione trainante per l’economia UE.
O chissà un mix delle due cose…
Fatto sta che ora la Germania e la sua economia, come confermato anche oggi dall’IFO, non brillano…
Non a caso la BCE, con rapidità e tempismo inusuali, appena visto il rallentamento di Berlino, si è premurata di dichiararsi pronta a qualsiasi cosa possa evitare il dilagare delle criticità economiche in area UE.
Di positivo c’è che ora qualsiasi cosa la BCE conceda varrà per i tedeschi ma anche per tutte le altre nazioni che da tempo attendono una politica più espansiva.
IFO: si comincia dalle Banche UE?
Già il TLTRO fissato per settembre avrà come target il sistema delle Banche UE.
E’ anche vero che la Banche che riceveranno questi mega finanziamenti saranno monitorate a che ne utilizzino una parte consistente per finanziare l’economia reale..
Ma sappiamo bene come i meandri bancari spesso risultino imperscrutabili anche agli organi di vigilanza…ebbene sì’ è così!
Nel frattempo la Deutsche Bank pensa ad una seconda bad bank per le attività di trading.
Una preoccupante ammissione di perdite rilevanti…viceversa perché chiamarla BAD bank?
Insomma la Germania, in questa fase, guida il gruppo dei paesi UE dalla coda chissà che per una volta grazie alle particolari attenzioni della BCE possa spingere la locomotiva UE anziché fingere di trainarla.