I soldi dell’assegno unico INPS fanno reddito ai fini IRPEF e quindi si rischia di perdere eventuali Bonus?

INPS

In vista dell’entrata in vigore dell’assegno unico il prossimo 1° marzo, sono molti i dubbi e le domande dei Lettori in merito alla nuova misura. La stessa INPS, peraltro, ha pubblicato sul sito istituzionale una sezione con le principali FAQ.

Facciamo luce sui principali aspetti della misura prossima al debutto e che prenderà il posto dell’AU ponte introdotto la scorsa estate.

Cosa fare per non perdere gli arretrati

Dallo scorso gennaio e fino al 30 giugno 2022, è possibile inoltrare istanza all’Ente di Previdenza per accedere all’AU e universale. Inoltre, tutte le domande presentate fino a giugno avranno diritto all’accredito degli arretrati, a partire da marzo 2022.

L’istanza va ripresentata anche da chi nella scorsa estate ha fatto domanda per l’assegno ponte e lo ha percepito per tutti questi mesi.

Gli unici cittadini esentati dalla presentazione della domanda sono solo i percettori RdC. In questo caso l’INPS è già in possesso dei dati riguardanti sia la composizione del nucleo familiare che la situazione reddituale.

I soldi dell’assegno Unico INPS fanno reddito ai fini IRPEF e quindi si rischia di perdere eventuali Bonus?

Un altro aspetto molto delicato riguarda come vengono accreditati mensilmente gli assegni.

In un comunicato del 31 gennaio l’INPS ha chiarito 3 aspetti importanti riguardanti l’IBAN del c/c indicato nel modello di domanda. Abbiamo già illustrato tutti i dettagli di questo comunicato. In sintesi ricordiamo che l’istante deve risultare anche titolare (o co-titolare) del conto sul quale l’INPS provvederà agli accrediti.

Quanto ai pagamenti, invece, essi avvengono tramite strumenti tracciati. Quindi possono avvenire su c/c postale o bancario oppure su libretto postale o carta prepagata dotata di IBAN. Parimenti si può richiedere un bonifico domiciliato presso lo sportello postale e va bene i c/c estero area SEPA.

Se invece la domanda è stata presentata dal figlio maggiorenne, l’IBAN del conto deve essere intestato (o cointestato) anche al figlio.

Infine, INPS ha fatto sapere che il primo accredito dell’assegno universale dovrebbe arrivare intorno alla seconda metà di marzo. Sempre in tema di date, invece, scade il 28 febbraio quest’importante credito d’imposta dell’Agenzia delle Entrate.

Il rischio di perdere eventuali Bonus

È bene precisare che i soldi dell’assegno unico non concorrono a formare reddito ai fini IRPEF in quanto ne è esente. Ricordiamo infatti che a volte l’accesso e/o gli importi di alcuni Bonus sono legati a precise soglie ISEE. Su questo fronte, in definitiva, le entrate provenienti dall’AU non avranno alcuna influenza.

Anzi, l’Ente di Previdenza precisa che l’assegno è compatibile con altri strumenti di sostegno alla genitorialità erogati da Regioni ed Enti locali. È infine compatibile anche con il Bonus asilo nido.

Approfondimento

Questi lavoratori e questi genitori possono fare domanda per le borse di studio fino a 6.000 euro.

Consigliati per te