I rischi per l’economia Usa. Oltre la guerra

Economia USA

La risposta iraniana e l’attacco alle basi Usa rappresenta solo l’ultimo in ordine di tempo, di una serie di rischi per l’economia Usa.

Dopo un 2019 da record sul settore del mercato azionario, il 2020 si era aperto sotto i migliori auspici. A cancellare queste speranze sono stati, però, i venti di guerra che hanno iniziato a soffiare da qualche giorno sui mercati creando diversi rischi per l’economia Usa secondo JP Morgan. Venti di guerra che si sono trasformati questa notte in un attacco iraniano alle basi militari Usa.

I beni rifugio

Il primo risultato è stato un crollo dei mercati asiatici e, in parallelo, un rally su beni rifugio e materie prime come oro e petrolio. In particolare quest’ultimo ha visto un rialzo del 4% con il Brent che ha sfiorato i 72 dollari al barile. Ma anche il bene rifugio per eccellenza ha fatto la sua parte: 1.606 dollari l’oncia l’ultima quotazione dell’oro.

Ma tra i rischi per l’economia Usa si dovrà contare anche quella che JP Morgan definisce una possibile ulteriore minaccia per i mercati: le elezioni Usa.

Le previsioni degli analisti

In realtà, le urne, rappresentano uno dei rischi per l’economia Usa a causa di un possibile cambio di rotta secondo le previsioni degli analisti di Jp Morgan. Alla base di questo generalizzato timore, la vittoria di un candidato Democratico. I nomi nel mirino degli analisti sono quelli della senatrice Elizabeth Warren e di Bernie Sanders che con i loro programmi restrittivi sul fronte finanziario potrebbero creare tensioni nell’economia statunitense con possibile calo dei listini. L’esatto contrario di quanto accaduto con l’arrivo di Donald Trump alla casa Bianca.

La crescita dei mercati

La strategia di crescita dei mercati attuata del presidente Donald Trump, si è basata subito su una serie di riduzioni fiscali e deregulation. Da qui il rilancio del mercato toro che è arrivato al suo undicesimo anno di vita. Non solo, ma anche i singoli listini hanno risentito, favorevolmente, di questa nuova giovinezza del Bull Market. A giovarsene non è stato solo l’S&P 500 (+30% nel 2019) ma anche il Nasdaq che ha infranto la soglia dei 9mila punti.

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