Le Borse europee appaiono caute in apertura. Il conflitto in Ucraina continua e le conferme sui rialzi dell’inflazione giungono ogni giorno da ogni parte del Mondo. Dall’altra parte del globo, in Asia e più precisamente in Cina, arriva la notizia di un ritorno del lockdown nella zona di Shanghai a causa di un record di contagi (si parla di oltre 13mila casi). In tutto questo l’Unione è ancora in fase di valutazione per un eventuale embargo del petrolio e del gas russo. Si tratta, in effetti, di una mossa che rischierebbe di torcersi contro l’Unione stessa vista la dipendenza energetica del Vecchio Continente proprio dalla Russia. Si tratterà dunque di procedere con sanzioni mirate che tengano conto sia della necessità di mettere in difficoltà Mosca, ma anche delle conseguenze sull’Europa nel medio e lungo periodo. Ed anche per questo i mercati e gli analisti restano guardinghi.
Insomma, quello che si profila all’orizzonte resta un quadro ancora complesso e che non vede spunti di rassicurazione. Un approccio cauto è stato registrato anche tra gli analisti di Morgan Stanley che ritengono terminato il rimbalzo dei mercati visto recentemente a Wall Street. Tra questi anche Mike Wilson Chief US Equity Strategist di Morgan Stanley che vede un calo dell’S&P 500 di circa il 13% da qui a settembre. In realtà il mercato USA aveva dato segnali di ottimismo, ma secondo le previsioni dell’analista, il conflitto con la russia e le politiche restrittive della Federal Reserve potrebbero favorire l’avvio di una possibile recessione. Un processo che, però, non sarebbe nelle corde di questo 2022.
I mercati e gli analisti restano guardinghi, circondati da tanti panorami incerti
Per Wilson, è più probabile che questa possa verificarsi l’anno prossimo. Numeri alla mano, per l’esperto l’S&P 500 finirà l’anno a 4.400 punti, ovvero un calo del 9% rispetto ai picchi registrati a inizio anno. Guardando ai settori, la sua preferenza va a beni di prima necessità, assistenza sanitaria e utilities.
Rivolgendosi, invece, ai singoli titoli, lo stesso sentiment si ravvisa in alcuni cambi di rating. William Blair ha, ad esempio, ha tagliato il suo giudizio su Blend Labs Inc. che da Outperform è diventato Market Perform. Anche Crocs Inc. si è visto bocciare da Loop Capital che da Buy lo ha portato ad Hold. Infine downgrade anche per Avantor Inc. da parte di Citigroup. Il precedente giudizio Buy, infatti, è stato ridotto a Neutral.