I conti in ordine e le revisioni al rialzo del prezzo obiettivo fanno volare le quotazioni di Interpump che circa una settimana fa ha presentato i dati relativi ai primo nove mesi del 2020. I numeri, tenendo conto del contesto attuale sono stati molto buoni.
I ricavi, infatti, si sono ridotti solo del 7% e l’utile netto del 25%. La nota positiva, invece, arriva dall’indebitamento netto del gruppo che si è ridotto da 370 a 310 milioni di euro.
A seguito di questi dati alcune case di affari hanno aggiornato il loro prezzo obiettivo. Intesa Sanpaolo, ad esempio ha portato il target da 31 euro a 39,5 euro. Exane, invece, lo ha portato da 34 euro a 39 euro.
La media di tutti gli analisti, invece, fermo restando un giudizio Outperform, hanno un prezzo obiettivo medio di 37,36 euro in linea con le quotazioni attuali.
I conti in ordine e le revisioni al rialzo del prezzo obiettivo fanno volare le quotazioni di Interpump, gli obiettivi dell’analisi grafica
Il titolo Interpump (MIL:IP) ha chiuso la seduta del 18 novembre a quota 37,08 euro in rialzo del 0,49%, rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dai grafici seguenti la proiezione in corso è rialzista qualunque sia il time frame considerato. Inoltre, quasi indipendentemente dal time frame considerato la massima estensione del rialzo in corso si trova in un’area compresa tra i 43 euro e i 50 euro. C’è, quindi, spazio per una continuazione del rialzo in corso.
Nel breve periodo un segnale ribassista si avrebbe nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 36,56 euro.
Nel lungo periodo, invece, la chiusura di novembre potrebbe avere un’importanza decisiva per capire le sorti di Interpump. In questo caso il livello chiave passa per area 35,19 euro. Una chiusura mensile superiore a questo livello aprirebbe le porte a una continuazione del rialzo fino agli obiettivi in area 43-50 euro. In caso contrario le cose si potrebbero mettere molto male.
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