Ecco perché questi 2 cibi che riteniamo sani al 100% nascondono invece delle insidie per la nostra salute

pane

Se andiamo ad analizzare veramente a fondo tutte le conseguenze di questa maledetta pandemia, ci accorgeremo che il risvolto economico non è l’unico. Molti illustri analisti, anche di fama internazionale, puntano infatti il dito sugli strascichi psicologici che sta comportando questa piaga del momento. E, profondamente allegato a questo aspetto c’è anche il tema alimentare. È un dato di fatto che isolamento, nevrosi e psicosi ci stiano portando spesso a un’alimentazione scorretta. In più, uniamo la chiusura di palestre, piscine, corsi collettivi e sport di squadra non professionistici e la frittata è fatta. Oggi, però i nostri Esperti vogliono analizzare alcuni alimenti che pensiamo essere benefici, ma vantano controindicazioni importanti. Ecco perché questi 2 cibi che riteniamo sani al 100% nascondono invece delle insidie per la nostra salute.

Attenzione al mais

Il primo alimento su cui poniamo l’attenzione è il mais, che, vanta sicuramente delle virtù benefiche, ma risulta essere anche uno dei cibi maggiormente a rischio salute. Oltre a essere modificato geneticamente per la maggior parte dei casi, è sottoposto spesso a trattamenti pesticidi di una certa importanza. Quando parliamo delle coltivazioni di mais, ci riferiamo a un alimento utilizzato in maniera imponente sia dalla nostra alimentazione, che per quella degli animali da macello.

Ovviamente, per accontentare questa domanda incessante a livello commerciale, la risposta viene dall’intensificazione della cultura. E, ciò significa aumento di tossine, pesticidi e inquinamento del suolo e delle acque. Uno studio pubblicato sulla rivista americana “Nature Susteinability” evidenzia come nelle stesse zone di coltivazione di mais, la mortalità sia maggiore, tanto quanto la presenza di malattie degenerative come il cancro. Il mais va mangiato, ma stando attenti alla filiera produttiva e senza esagerare.

Pane e fette integrali

Stesso discorso vale per fette biscottate, pane e alimenti integrali, i cui ingredienti risultano spesso geneticamente modificati. Tutte le farine, infatti, sia bianche che integrali, nella maggior parte dei casi, sono ricavate da spighe alterate e aumentate di peso e di forma. Il chicco stesso viene privato delle componenti naturali che lo legano alla sua spiga. Le sementi presentano la caratteristica di essere “forzate” per produrre di più, e le farine integrali per prime, senza l’aiuto di rinforzi artificiali, ammuffirebbero prima ancora di arrivare sulla nostra tavola.

Ecco perché questi 2 cibi che riteniamo sani al 100% nascondono invece delle insidie per la nostra salute e per quella dei nostri figli. Anche in questo caso, come d’altronde in tutto il settore alimentare dei prodotti freschi, cerchiamo di scegliere aziende italiane controllate, che risultano essere tra le migliori al mondo. Serviamoci il più possibile dei mercati a chilometro zero e delle coltivazioni in zona, di cui conosciamo proprietari e sistemi di lavorazione.

Approfondimento

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