Guardiamo con attenzione quali sono le misure adottate dal Maxi decreto Ristori, che accorpa i decreti ristori dall’uno al quattro. Esso è stato approvato definitivamente dalla Camera dopo il lasciapassare del Senato del 15 dicembre 2020. Quindi esso è stato finalmente convertito in legge, prevedendo, tra l’altro, l’abrogazione dei precedenti decreti Ristori. Specificamente, di essi dispone solo la conservazione degli atti e dei provvedimenti adottati, nonché degli effetti e dei rapporti costituitisi durante la loro vigenza. Lo scopo del provvedimento, come dice anche la parola, è quello di provvedere a ristorare le attività più penalizzate dalle chiusure totali o parziali. A dette misure se ne ulteriori a tutela dei lavoratori dipendenti e dei privati. Ma vediamo quali sono le maggiori novità del Maxi decreto.
Contributo a fondo perduto per i locatori
Per il 2021 è previsto un contributo a fondo perduto per i locatori che riducono l’ammontare del canone di locazione. Si deve trattare, però di immobili siti nei comuni ad alta tensione abitativa, adibiti dal locatario ad abitazione principale. La misura del contributo è pari al 50% della riduzione del canone, con un limite massimo di 1.200 euro per anno. In altri termini, se il locatore riduce il canone di 200 euro, riceve un rimborso di 100. Per detta misura verrà istituito il Fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali. La dotazione è di 50 milioni di euro.
Aiuti alle imprese
Le imprese beneficeranno, invece, di due agevolazioni che sono erogazione di fondi e applicazione di sconti in bolletta. Inoltre, confermati i contributi a fondo perduto per le imprese in difficoltà. Si tratta, in particolare, degli aiuti previsti per chi ha una Partita Iva dal 25 di ottobre e ancora aperta al momento della presentazione della domanda. La misura è diretta a chi esercita una delle attività riconducibili ai codici Ateco, contenuti negli allegati del decreto. Ancora, le imprese e i liberi professionisti che rientreranno nei Codici Ateco, potranno avvantaggiarsi di bollette meno care. In particolare, lo sconto è previsto che per imprese e professionisti che al 25 di ottobre risultano titolari di utenze e che hanno la Partita Iva aperta.
Mutui
Alla casa, poi, il decreto dedica due importanti misure: la prima per aiutare coloro che devono ancora finire di pagarla e la seconda per evitare che, chi ha qualche debito, se la veda portare via dai creditori. Quindi, è possibile chiedere la sospensione della rata del mutuo per tutto il 2021, grazie al fondo predisposto a tal uopo. I destinatari sono: i lavoratori in Cassa integrazione, i professionisti, gli autonomi, gli artigiani e i commercianti. La seconda misura, invece, ha riguardato la sospensione fino al 31 dicembre delle procedure esecutive immobiliari finalizzate al pignoramento e alla vendita dell’abitazione principale del debitore.
Aiuti per i lavoratori e i datori di lavoro
Per i lavoratori, anzitutto, sono stati prorogati gli aiuti preesistenti, come il blocco dei licenziamenti. Inoltre, è stata stabilita una proroga della Cassa Integrazione ordinaria di altre 6 settimane, di cui si può usufruire fino al 31 dicembre 2021. Ancora bloccati i licenziamenti. Inoltre, fino al 31 gennaio 2021 non sarà possibile avviare le procedure per il licenziamento collettivo. Alle misure per i lavoratori fanno da contraltare anche quelle previste per i castori di lavoro.
Ebbene, per quelli che investono nel personale, sono previste agevolazioni. Inoltre, coloro che hanno meno di 9 dipendenti e assumono apprendisti di primo livello, non dovranno pagargli i contributi per i primi tre anni. Inoltre, vengono sospesi per il mese di novembre 2020 i termini per provvedere al versamento dei contribui previdenziali, assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro. Detto beneficio, però, vale solo per i datori identificati con i codici Ateco, indicati negli allegati del decreto.
Misure di carattere fiscale
Per i commercianti è prevista l’esonero Tosap, che è la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, per i primi 3 mesi del 2021. Inoltre, coloro che sono tenuti al pagamento delle rate della definizione agevolata e del saldo e stralcio scadute nel 2020, riceveranno una proroga dei termini fino al 31 marzo 2021. Infine, tutti i bonus e le indennità erogati per fronteggiare la pandemia, non saranno soggetti a tassazione, non concorrendo alla formazione del reddito. Ebbene, meglio guardiamo con attenzione a quali sono le misure adottate dal Maxi decreto Ristori, in modo da sapere quali sono i vantaggi previsti.
Approfondimento