Guardare all’arte perchè ha una marcia in più

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Quando si fanno investimenti bisogna essere intraprendenti. E’ pur vero che ora con il morale sotto i tacchi la voglia di fare investimenti non viene. Ma ai tempi del cigno nero del Covid-19 c’è un settore che garantisce guadagni. Guardare all’arte perché ha una marcia in più.

Molti collezionisti dall’occhio fine sono stati lesti a puntare sul settore dell’arte per fare affari.

L’arte è un investimento?

Arte e beni da collezione stanno assumendo sempre un ruolo privilegiato quando il valore dei titoli viene travolto dalla volatilità. Questo settore è un valido approdo per chi vuole fare affari nella bufera e punta su investimenti alternativi da inserire in portafoglio. Diversificare sì, mai vendere. Arte e beni da collezione sono come beni rifugio e quando i mercati finanziari sono in acque agitate, rappresentano un porto sicuro.

Che valore ha l’arte

Guardare all’arte perchè ha una marcia in più ora ma non garantisce un rendimento certo o a rapida liquidazione ma su un punto siamo certi: non si svaluta nel tempo. Investire nell’opera giusta, al momento giusto.

Su quale arte puntare

L’arte contemporanea ha un mercato più appetibile perché con il tempo il valore cresce. Sul lungo periodo può segnare il 7,5% annuo, percentuali che l’S&P500 non raggiunge.

Come si valuta l’acquisto giusto

Bisogna stare attenti all’intera carriera dell’artista e alla critica che produce quell’opera d’arte per capire se l’acquisto vale la pena. Attenzione ad acquistare opere autentiche e non false. Per non incorrere in errori meglio affidarsi ad un advisor di fiducia.  Per fare l’affare conviene trattare in privato con il collezionista e di questi tempi con aste e gallerie chiuse, i saldi sono dietro l’angolo. Molti sono pronti a vendere per fare soldi. Chi ha liquidità fa affari nell’arte invece che nei mercati azionari. Un opera d’arte di Picasso si può avere con un 30% in meno rispetto a un mese fa. Al crollo delle Borse fa da contraltare guardare all’arte perchè ha una marcia in più.