È il tipico cibo da strada di alcune zone della Sicilia. Detta diversamente, gli spitini palermitani fritti non sono semplici spiedini di carne ma mattonelle saporite e croccanti da mangiare rigorosamente con le mani. Ogni porzione di questo spiedino è di circa 200 grammi. Ed è composta da tre strati di pane in cassetta e due di polpette di ragù di carne, nella versione più ricca.
Passiamo a fare la spesa
Ingredienti per le mattonelle o spitini:
a) 500 gr di pane in cassetta o di broche;
b) tre uova;
c) stecche da spiedo;
d) farina, latte, pangrattato quanto basta;
e) un pizzico di sale.
Ingredienti per il ragù:
a) 500 gr di trito di vitello;
b) 300 gr di piselli cotti;
c) 100 gr di passata di pomodoro (in quest’articolo illustriamo come preparare la conserva di pomodoro fatta in casa);
d) 100 gr di concentrato di pomodoro;
e) una carota, una cipolla e una manciata di prezzemolo;
f) tre foglie di alloro;
g) tre chiodi di garofano;
h) due cucchiaini di zucchero;
i) 1/2 bicchiere di vino bianco;
l) olio, sale e pepe quanto basta;
m) 80 gr di parmigiano grattugiato.
Ingredienti per il legante:
a) 150 gr di acqua;
b) 100 ml di farina;
c) un pizzico di sale.
Prepariamo gli spitini palermitani fritti non sono semplici spiedini di carne ma mattonelle saporite e croccanti da mangiare rigorosamente con le mani
Cominciamo a ricavare le mattonelle dal pane in cassetta o dalle brioche, eliminando la crosta. Formiamo dei parallelepipedi di 7 cm x 3 cm, tutti uguali tra di loro.
Intanto prepariamo il ragù, facendo rosolare in un tegame il trito di cipolla e carota. Aggiungiamo la carne, i chiodi di garofano, l’alloro e il prezzemolo e facciamo rosolare per qualche minuto. Sfumiamo col vino e facciamo evaporare.
Aggiungiamo il concentrato e la passata di pomodoro, oltre a mezzo bicchiere di acqua. A seguire, aggiustiamo con lo zucchero, il sale e il pepe. Facciamo cuocere e addensare, a fine cottura aggiungiamo i piselli e il parmigiano. Eliminiamo le foglie di alloro e i chiodi di garofano.
Prepariamo il legante denso del ragù, mescolando la farina con l’acqua e il pizzico di sale.
Aggiungiamo al ragù, riposizionato sulla fiamma, 6/7 cucchiai di legante. Facciamo cuocere finché il ragù non risulterà compatto e lavorabile, come un composto di un polpettone.
In una ciotola versiamo il latte, in un’altra la farina, e ancora, a parte, sbattiamo le uova con un pizzico di latte, in un altro contenitore disponiamo il pangrattato.
Siamo ormai quasi pronti per la frittura
Componiamo gli spitini con una fetta di pane intinta nel latte, una polpetta di ragù, pane e latte, poi ragù e, infine, ancora pane nel latte. Inseriamo gli spitini nella farina, poi nelle uova sbattute, infine nel pangrattato. Ricominciamo per una seconda impanatura.
Poi disponiamo gli spitini per qualche ora in frigorifero.
Friggiamoli in abbondante olio evo o di semi, come più si preferisce. Quando saranno ben dorati, disponiamoli su carta assorbente, prima di assaporarli in tutta la loro bontà.
Nulla da eccepire, gli spitini palermitani fritti non sono semplici spiedini di carne ma mattonelle saporite e croccanti da mangiare rigorosamente con le mani.