Il nostro corpo è una macchina perfetta e quando qualcosa non va accende una spia per metterci in guardia. Ecco perché è fondamentale imparare ad ascoltarlo, osservare i suoi cambiamenti ed eseguire esami e controlli ordinari. Si pensi ad esempio alla sensazione di avere il cuore in gola e al dolore al petto che potrebbero indicare l’inizio di un infarto.
Talvolta ricevere una diagnosi esatta e tempestiva può migliorarci la vita. Anticipare la diagnosi può evitare che determinate malattie diventino invalidanti. Spesse volte si è portati a sottovalutare alcuni sintomi pensando che siano passeggeri, provocati da un particolare periodo d’ansia o stress che si sta vivendo. Ad esempio avvertire un forte senso di stanchezza accompagnato a mal di pancia e dimagrimento potrebbe essere l’inizio delle cosiddette malattie infiammatorie dell’intestino (MICI). In particolare la malattia di Chron e rettocolite ulcerosa per le quali, a seconda della gravità, l’INPS potrebbe riconoscere 290 euro mensili. Ottenere una diagnosi tardiva può acuire una serie di problemi che possono condizionare il percorso e la qualità della vita.
Forte senso di stanchezza e mal di pancia potrebbero essere i sintomi di queste malattie che potrebbero portare all’invalidità
In Italia, secondo quanto riportato dalla Fondazione Veronesi, sono circa 200 mila le persone che soffrono di queste malattie infiammatorie. Molte di queste sono giovanissime, tra i 20 e i 35 anni. Spesso chi ne soffre all’inizio della loro insorgenza, è portato a sottovalutare i sintomi, rischiando così di ricevere diagnosi tardive. Infatti spesso molti confondono le fasi iniziali con la sindrome del colon irritabile, ritenendo anche normali i disturbi intestinali.
La malattia di Crohn e la colite ulcerosa sono patologie abbastanza complesse che compromettono notevolmente la qualità della vita. Tale potrebbe essere la gravità da divenire anche un fattore invalidante. Le loro cause scatenanti non sono ancora del tutto conosciute e si ritengono patologie multifattoriali. Sono scatenate da una reazione immunitaria errata a livello intestinale nei confronti di antigeni che sono normalmente presenti nell’intestino.
Talvolta può esserci familiarità o predisposizione genetica. I sintomi sono crampi e dolori addominali con diarrea che dura per più di 4 settimane, senso di stanchezza, perdita di sangue misto a feci. Nonché la comparsa di un po’ di febbre e addirittura dolori articolari. Non sottovalutare i sintomi è fondamentale in quanto avere una diagnosi corretta e tempestiva consente di impostare immediatamente la terapia. In tal modo si potrebbe tenere sotto controllo la malattia impedendo danni gravi all’intestino.
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