Il nostro Ordinamento riconosce a chi soffre di malattie croniche una certa percentuale d’invalidità che può dare l’accesso a diversi benefici. Esistono infatti malattie riconosciute come croniche che potrebbero essere l’anticamera della pensione d’invalidità.
Maggiore sarà la percentuale di invalidità, maggiori saranno le agevolazioni riconosciute. Invece, nei casi più gravi, l’invalidità può dare diritto alla pensione di circa 290 euro mensili. Qualora la malattia dovesse rendere il soggetto impossibilitato allo svolgimento delle azioni quotidiane o dovesse impedire la deambulazione, si potrebbe avere diritto all’accompagnamento.
Talvolta con dolori addominali, disturbi alle articolazioni e diarrea notturna si potrebbe essere di fronte ad una malattia infiammatoria cronica che colpisce il retto. Inoltre questa può coinvolgere parte o l’intero colon. In particolare la rettocolite ulcerosa. I sintomi principali sono la diarrea con presenza di sangue e muco e dolori alla pancia. Nel 35% dei casi possono presentarsi sintomi extra-intestinali, come dolori articolari e manifestazioni dermatologiche. In casi più gravi, può causare forti scariche di feci liquide con sangue, febbre e disidratazione da rendere necessario il ricovero in ospedale. Qualora non sia tenuta sotto controllo, l’infiammazione cronica col tempo può aggravarsi e portare ad alterazioni irreversibili di cellule intestinali. Potrebbe addirittura aumentare il rischio di lesioni cancerose.
Con dolori addominali, disturbi alle articolazioni e diarrea l’INPS potrebbe riconoscere 290 euro mensili presentando questa certificazione
Talvolta la cronicità della malattia può diventare talmente invalidante da impattare sulla qualità della vita. Potrebbe addirittura rendere estremamente difficoltoso il normale svolgimento delle attività quotidiane. Ad esempio con dolori addominali ed altri sintomi come disturbi alle articolazioni e diarrea notturna è davvero difficoltoso condurre una vita serena. Sono condizioni infatti che possono impattare negativamente sulla qualità della vita. In tali casi il nostro legislatore riconosce la possibilità di ottenere il riconoscimento dell’invalidità. Tra le malattie elencate nelle linee guida dell’INPS rientrano quelle infiammatorie croniche intestinali, con un’invalidità tra l’81% e il 100%.
Tuttavia, nonostante la condizione invalidante che può determinare la malattia, il riconoscimento dell’invalidità non avviene in maniera automatica. Esso, infatti, richiede l’inoltro all’INPS del certificato attestante la patologia e le cure e le terapie seguite, da parte del medico di base. Successivamente, bisognerà inoltrare la domanda di accertamento sanitario all’INPS per sottoporsi all’esame di una Commissione Medica. Qualora il verbale della commissione medica dovesse dare esito negativo, l’interessato potrà ricorrere, tramite un legale, al Tribunale per ottenere il riconoscimento dell’invalidità.
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