Essere Tori od Orsi sui mercati: cosa conviene fare in questo momento

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Essere tori od orsi sui mercati: cosa conviene fare in questo momento? Stare seduti sui contanti e soffrire la caduta del portafoglio senza intervenire? O andare “all in” e rischiare di testare il fondo senza avere più colpi da sparare? Questa è la domanda più importante nella mente degli investitori in questo momento. E le loro opinioni non potrebbero essere più divergenti.

Indubbiamente, in questo momento, gli orsi stanno sudando. E, per come l’ha detta un famoso investitore in questi giorni “A che punto accetti che questo mercato stia salendo di nuovo? Se si guarda alla Grande Crisi Finanziaria, molte delle persone hanno fatto molto bene tenendosi un sacco di soldi in tasca. Ma hanno dato via tutti quei guadagni rimanendoci seduti sopra per tutto il 2010, 2011 e 2012. Continuavano a negare che il mercato toro fosse effettivamente iniziato”. Finora, il sentimento sembra stare tornando alla “corte dei tori”. Le economie stanno soffrendo il lockdown, e lo stanno dimostrando nei dati. Ma stanno anche riaprendo, ed i dati del terzo trimestre mostreranno sicuramente un’inversione di tendenza ed un ritorno alla positività. Non importa, quindi che voi siate tori od orsi. Conta cosa conviene fare in questo momento.

Essere Tori od Orsi sui mercati: cosa conviene fare in questo momento?

Indipendentemente dagli alti e bassi a breve termine del mercato, il posizionamento del portafoglio dovrà cambiare per evitare i perdenti e catturare i vincitori. Ecco 4 suggerimenti per farlo.

Sottopesare gli Stati Uniti.

Mentre gli Stati Uniti hanno guidato la carica nel mercato azionario dopo la GFC, non aspettatevi che questo continui nel periodo a venire, perché a) le azioni statunitensi erano sopravvalutate entrando nella crisi del Coronavirus, e b) la più grande economia mondiale è stata anche la più duramente colpita dalla pandemia, per cui la sua ripresa sarà lunga e difficile.

Sovrappesate Asia ed Europa.

Nel frattempo, in Asia è la storia opposta. Paesi come la Cina, il Vietnam e Taiwan sembrano aver fermato il virus in anticipo. Al contempo, le azioni in tutta la regione sono entrate in crisi, con valutazioni adesso a basso costo. In questa regione, privilegiate soprattutto le aziende che consentono ad altre aziende di aggiornare i loro sistemi tecnologici. Mentre l’Europa purtroppo non ha gestito bene il COVID-19, le valutazioni sono ancora più interessanti degli Stati Uniti.

Disruption della globalizzazione.

Una delle prime, grandi lezioni per i governi nel trattare con il COVID-19 è stata l’eccessiva dipendenza dalle catene di fornitura globali e dai produttori offshore per la produzione di apparecchiature critiche. Il COVID-19 sconvolgerà la globalizzazione. I governi potrebbero dare mandato alle aziende per l’insourcing della produzione. Ciò potrebbe andare a vantaggio di alcune aziende che si aggiudicano contratti nazionali lucrativi, ma colpirà coloro che hanno esternalizzato le loro capacità offshore.

Attenzione ai titoli azionari di viaggi e turismo.

Potrebbe essere necessario ripensare se i consumatori salteranno sugli aerei e viaggeranno in giro per il mondo come se non ci fosse un domani quando la crisi sarà passata. Le prime indicazioni provenienti dal post-lockdown in Cina, ad esempio, mostrano che i viaggi aerei interni rimangono il 50% al di sotto di quanto fosse prima della pandemia. I viaggi su strada, però, sono aumentati del 15% e quelli in treno del 5%. Se questa tendenza diventa duratura, gli effetti a catena saranno enormi. Una conseguenza sarebbe la diminuzione dei visitatori cinesi, la più grande fonte di arrivi e di spesa per il contesto turistico mondiale. E questo sarebbe un cattivo risultato per molte industrie focalizzate sul turismo, come le compagnie aeree ed altre. E si porterebbe dietro una forte disoccupazione.

Non importa che siate tori od orsi. L’importante è che qualsiasi decisione finanziaria prendiate lo facciate accompagnati da un professionista dell’investimento. Non è il vostro lavoro investire i vostri soldi, ma il suo.