Ecco qual è il nuovo settore difensivo in Borsa su cui bisogna puntare

Borsa Italiana

Quali sono, se ci sono, dei settori borsistici che possano essere difensivi, in questo momento? C’è qualcosa che possa fornire un riparo da eventuali tempeste in arrivo? Certo che c’è. Anche se è un po’ controintuitivo. Ecco qual è il nuovo settore difensivo in Borsa su cui bisogna puntare.

I vecchi settori difensivi erano quelli dei consumi. Erano i farmaceutici, i beni di consumo primari, gli acquisti che non fossero dipendenti dal ciclo economico. Perché questi? Beh, che ci sia crisi o meno, che ci sia bel tempo in Borsa, o meno, le persone hanno bisogno dei beni primari comunque. Hanno sempre bisogno dei medicinali, dei prodotti per lavare la casa, del cibo confezionato.

L’emergenza Covid ha scardinato queste certezze. Le società legate a questi beni primari hanno fatto bene, ma non benissimo. E sono state invece surclassate dai veri protagonisti del rialzo borsistico. I titoli tecnologici.  E noi lo avevamo detto già a giugno. In questo articolo. Questo è stato il vero settore difensivo in Borsa in questo periodo. Insieme a quello della salute, certamente. Ma, se possibile, ancora più performante. E lo è stato perché a questo settore appartengono i titoli di ciò che ormai permea le nostre vite. Facebook, Twitter, Microsoft, Amazon, Zoom, Google, Netflix, Visa, PayPal, Square. Ecco i nuovi titoli difensivi.

I titoli del settore tech, ad ogni livello, sono diventati i nuovi difensivi. Ma come? Perché? Perchè sono gli unici a non risentire del ciclo economico. Per meglio dire, sono quelli che lo sopportano meglio. E che, più evidentemente di altri, hanno saputo adattarsi alle nuove vite imposte dagli isolamenti dovuti ai lockdown.

Ecco qual è il nuovo settore difensivo in Borsa su cui bisogna puntare

Basta con i vecchi settori considerati difensivi. Quindi niente più finanziari. Che oggi sono nell’occhio del ciclone per il riciclaggio effettuato dalle banche svizzere. E che ha portato alle prese di profitto di questi giorni. E niente più titoli energetici. Troppo collegati alle dinamiche di un vecchio mondo energivoro a base di carbone e petrolio. Ecco che il tech ci diventa il nuovo settore difensivo. Tech ad ogni livello, anche biologico. Perché le società biotech che stanno sviluppando il vaccino contro il nuovo Coronavirus dove sono quotate? Ma sul NASDAQ, naturalmente.

Che, non a caso, è stato il primo indice a ripartire dopo i ribassi dei giorni scorsi. Ribassi dovuti, come dicevamo, agli scandali bancari che sono venuti fuori. Il settore tech produce forti risultati oggigiorno. E’ difficile considerarlo caro, pertanto. Perché la convenienza di un titolo non sta nel suo prezzo. Ma, casomai, nel rapporto P/E. Cioè nel famoso rapporto prezzo/utili. Le vendite volano? Vuol dire che le prospettive sono buone, se non ottime. Potrebbe non essere una cattiva idea comprare quel titolo lì.

Cosa fare adesso?

Ogni ribasso è buono per comprare. Almeno finché avremo la super sorveglianza delle banche centrali. E della loro liquidità. Ovviamente sempre necessaria nel momento del bisogno. E poi siamo in autunno, il miglior periodo borsistico dell’anno. Che probabilmente vedrà l’annuncio del vaccino anti-Covid, presto o tardi. Tenete pronte le bottiglie di champagne.