Parlare nel sonno (sonniloquio) è un disturbo piuttosto frequente, che riguarda tutte le età, sia i bambini che gli adulti e anziani. Risulta abbastanza fastidioso per i partner che dormono nello stesso letto. Ma anche per amici conviventi negli anni di università, fratelli maggiori e minori, compagni di stanza in ospedale o in una casa di riposo.
Oggi ci occuperemo di questo tema, con gli Esperti di Salute e Benessere di ProiezionidiBorsa. Come ridurre ed eliminare questi monologhi involontari.
Chi soffre di sonniloquio vive un forte disagio
Ecco come smettere di parlare ad alta voce quando si dorme. Bisogna innanzitutto distinguere il tipo di sonniloquio che affligge noi o i nostri cari. Dai 5 ai 12 anni, chi parla nel sonno non se ne accorge.
Dunque, inutile rimproverarlo per tanta loquacità. Se la persona tende a parlare nella fase REM del sonno, quando il respiro si è regolarizzato, dalla sua bocca usciranno frasi perfette dal punto di vista grammaticale e del senso. Si potranno comprendere veri e propri dialoghi, quelli ai quali chi dorme sta partecipando.
Se, invece, il fenomeno inizia durante la fase NON REM , le frasi pronunciate da chi dorme sono sempre più sconnesse. E comprendono farfugliamenti incomprensibili. In questa fase è molto importante che non si associno altri disturbi, come il sonnambulismo. Che affligge soprattutto i ragazzi nella prima adolescenza.
Ecco come smettere di parlare ad alta voce quando si dorme
Questo fenomeno va trattato dal medico di famiglia, anche se non deve preoccupare eccessivamente. Oltre al fattore genetico, va notato che nei ragazzi il sonniloquio accade quando si dorme troppo poco. Si manifesta durante i raffreddori con apnea e nei giorni di febbre.
Adulti e anziani parlano nel sonno durante gli stati d’ansia, di stress. Quando bevono troppo alcool la sera. Il sonniloquio è causato anche dall’assunzione di alcuni farmaci come le benzodiazepine. Di questo “corto circuito” deve occuparsi, invece, il neurologo. Per ridurre la loquacità notturna, è dunque importante non assumere bevande eccitanti alla cola. Oppure semplicemente non prepararsi il tè e il caffè prima di andare a dormire. Anche l’attività fisica, come il gioco intenso serale, soprattutto nei bambini, può svolgere la funzione di eccitante.
In età avanzata è un sintomo del Parkinson
Se il fenomeno si presenta con molta frequenza in età avanzata in fase REM , può trattarsi di un sintomo premonitore del Parkinson.
Questa patologia causa la morte dei neuroni che producono dopamina, il neurotrasmettitore che controlla il movimento corporeo. In tal caso il sonniloquio si presenta accompagnato da sintomi tipici come rigidità e tremore.