Ecco come intervenire per nutrire i capelli secchi e danneggiati quando nemmeno gli oli vegetali funzionano

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Dopo una lunga estate in cui i propri capelli sono stati esposti al sole, al sudore e alla salsedine è giunto il momento di ridargli forma e vitalità prendendosene cura in maniera più incisiva. In commercio esistono diverse tipologie di prodotti adatti ad idratare e rigenerare i capelli compromessi dagli agenti atmosferici o dall’uso di prodotti aggressivi.

Fra questi i più ricercati sono gli oli vegetali che grazie alle loro caratteristiche forniscono i lipidi necessari per nutrire e rendere morbida la chioma in modo naturale. Non per tutti però i vantaggi sono gli stessi perché, a seconda del capello, l’effetto crespo potrebbe accentuarsi e la situazione peggiorare ulteriormente. Dunque, se dopo aver provato diverse tipologie di oli non si è avuto un riscontro positivo probabilmente non sono adatti al proprio capello.

Per ovviare al problema senza rinunciare alla componente lipidica tanto essenziale per ammorbidire e nutrire i capelli è possibile ricorrere all’azione emolliente, idratante, protettiva e lenitiva dei burri vegetali. Ognuno di essi presenta diverse peculiarità, per cui si possono usare da soli o combinandoli tra loro.

La differenza tra oli e burri vegetali

La maggior parte degli oli hanno una consistenza leggera ed una forza penetrante maggiore rispetto ai burri. Si prestano meglio per sgrassare, donano un effetto idratante ed elasticizzante e per questa ragione sono utili per trattare capelli non troppo secchi.

I burri invece, data l’eccessiva presenza di acidi grassi saturi responsabili della loro consistenza solida, vengono assorbiti più lentamente penetrando comunque in profondità. Sono ideali per apportare nutrimento a capelli molto secchi e disidratati.

Ecco come intervenire per nutrire i capelli secchi e danneggiati quando nemmeno gli oli vegetali funzionano

Quindi per nutrire in profondità la propria chioma, i burri vegetali si prestano meglio rispetto agli oli. Ciascuna varietà contiene proprietà specifiche che si adattano a utilizzi specifici, infatti, ecco come intervenire per nutrire i capelli secchi e danneggiati quando nemmeno gli oli vegetali funzionano.

Burro di Karité

È tra i più conosciuti. Agisce donando lucentezza e rigenerando i capelli danneggiati dagli agenti atmosferici, dal tempo o da prodotti aggressivi.

Burro di Murumuru

Ha un’azione idratante ed emolliente molto elevata ed una capacità di ricostituire e ravvivare le chiome più secche e inaridite.

Burro di Cacao

Rigenera la fibra capillare dall’interno ed è adatto per i capelli più fini e delicati sciupati o stressati dai tanti trattamenti. Nutre e dona morbidezza e leggerezza.

Burro di mango

Indicato per chi ha capelli duri, secchi e rigidi, quest’olio dona elasticità, protegge dai raggi UV e dal calore di phon e piastre e previene le doppie punte.

Burro di Kokum

È molto idratante e delicato, non unge ed è particolarmente adatto a chi ha capelli fini o misti, ovvero cuoio capelluto grasso e punte secche.

Burro di cocco

Nutre, idrata e rende morbidi tutti i tipi di capelli. È ottimo anche per la rasatura degli uomini.

Dopo aver scelto il burro più adatto alle proprie esigenze, si procede spalmandolo direttamente sui capelli umidi o aggiungendolo ad una maschera già pronta. I risultati si vedranno in men che non si dica! Anche se i burri vegetali sono dei prodotti naturali, si consiglia di fare molta attenzione e di rivolgersi al parrucchiere di fiducia per non rischiare di rovinare i capelli anche in maniera grave.

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