Padre Labat fu più un esploratore che un missionario. Dopo essere entrato nell’ordine domenicano e aver studiato teologia a Nancy, nel 1693 decise di partire alla volta dei Caraibi.
Lì, si scontrò con una realtà ben diversa da quella che lasciava alle spalle. Tuttavia, non ne rimase sconvolto; anzi, si ambientò in fretta. Visse a stretto contatto con le culture locali, con uomini e donne del posto; anche con i pirati.
Ai tempi la pirateria imperversava in quei luoghi. In uno dei suoi libri di memorie, “Viaggio alle Antille”, Padre Labat ricorda i giorni passati insieme ai bucanieri.
Essendo, come spesso si dice dei prelati, uomo di buona forchetta, ricorda con particolare piacere i banchetti a base delle ricette tipiche della cucina corsara.
Il risultato è un prezioso ricettario che ci insegna a cucinare come un pirata dei Caraibi.
Alcuni dei piatti della filibusta sono di difficile realizzazione, per la presenza di ingredienti come tartarughe e pesci volanti. Altri, però, possono essere riproposti sulle nostre tavole per un’occasione esotica.
Cucinare come un pirata dei Caraibi: il pollo alla brace al limone verde
Quando approdavano sulla terra ferma, stanchi del pesce, i pirati erano ghiotti di volatili: pappagalli, colombacci o, più semplicemente, polli.
Per esempio, il pollo alla brace al limone verde è un piatto tipico della Martinica. Per prepararlo servono:
a) un pollo;
b) sei cucchiai di olio d’oliva;
c) tre limoni verdi;
d) tre spicchi d’aglio ;
e) due rametti di timo;
f) cinque grani di pepe (possibilmente della Giamaica, ma soprassediamo);
g) due chiodi di garofano ;
h) un peperoncino (antillano).
Preparazione piratesca
Per prima cosa, bisogna fare un composto con il succo di limone, le foglie di timo, pepe e peperoncino tritati, aglio, chiodi di garofano e olio d’oliva.
Una volta pronta, versare la marinata sul pollo (aperto in due, così da insaporire anche l’interno). Il pollo va lasciato marinare per almeno due ore.
Nel mentre, possiamo preparare la brace. Quando il pollo sarà pronto, ripassarlo con un filo d’olio e mettere sulla brace.
I pirati usavano un trucchetto per insaporire la carne: gettavano mollica di pane ed erbe aromatiche nel fuoco, durante la cottura.
Così la carne si arricchisce dei profumi delle fiamme.
Non resta che lasciar abbrustolire ben bene e sguainare i coltelli.
Non è per nulla impossibile, dunque, cucinare come un pirata dei Caraibi, il pollo alla brace al limone verde.