Crostata abruzzese di ricotta e caffè al centerbe, nata da un’idea di Gabriele d’Annunzio

crostata

All’inizio del Novecento l’attrice Emma Gramatica si recò ad Anversa per interpretare la tragedia del poeta, scrittore e drammaturgo Gabriele D’Annunzio ,”La fiaccola sotto il moggio”.

Durante il pasto successivo allo spettacolo, al momento del dolce, vennero fuori dei malumori. Il vate, che era presente, propose un dessert a base di ricotta, caffè e liquore centerbe. Questa idea è stata quasi subito trasformata in una squisita crostata, diffusa ancor oggi nelle case abruzzesi, recuperata dagli Esperti di Cucina di Proiezioni di Borsa.

Gli ingredienti

La lista degli ingredienti occorrenti per otto persone:

a) cinque uova;

b) 350 grammi di zucchero;

c) 350 grammi di farina 00;

d) una bustina di lievito per dolci;

e) una bustina di vanillina;

f) la buccia grattugiata di un limone;

g) 350 grammi di ricotta di pecora o di mucca;

h) 25 grammi di caffè;

i) 25 grammi di cioccolato zuccherato;

l) 50 grammi di burro;

m) 100 grammi di mandorle banche, saltate in padella e tritate;

n) un cucchiaino di liquore centerbe.

La ricotta di pecora, amatissima dal vate

Per realizzare la crostata abruzzese di ricotta, caffè e Centerbe nata da un’idea di Gabriele d’Annunzio, prendere una grande ciotola e sbattervi tre uova e 200 grammi di zucchero con la frusta. Aggiungere la farina, la buccia di mezzo limone, la vanillina, il lievito, il burro.

Raggiungere la consistenza di un impasto per la pizza e mettere a riposare l’impasto in frigo, avvolto nella pellicola, per qualche minuto.

In una terrina impastare la ricotta di pecora con due uova e 150 grammi di zucchero, mezzo limone grattugiato, e le mandorle. Aggiungere il cucchiaino di liquore centerbe, il caffè e il cacao.

Stendere l’impasto sulla carta forno in una teglia dai bordi alti. Tenere da parte il 20% per i bordi e le decorazioni.

Crostata abruzzese di ricotta e caffè al Centerbe nata da un’idea di Gabriele d’Annunzio

Amalgamare delicatamente il ripieno prima di stenderlo sull’impasto. Arrotolare una striscia di pasta lunga quanto il perimetro dello stampo e creare un bordo alto almeno due centimetri.

Decorarlo a piacere oppure premendo delicatamente con il dorso di una forchetta. Creare una decorazione dannunziana per la superficie della crostata, per esempio forme di ventagli, come ci sono nei bagni del Vittoriale. Cuocere a 180 gradi per mezz’ora circa, finché non prende un leggero colore dorato.