Croccantini per cani, sai cosa mangia il tuo amico a quattro zampe?

croccantini

Un tempo, gli amici a quattro zampe domestici mangiavano, quasi sempre gli avanzi della tavola. Si stava solo un po’ attenti a selezionare il cibo a seconda se fosse un cane o un gatto. Oggi invece, anche per loro facciamo la spesa al supermercato. Ormai, infatti, i negozi alimentari, medi o grandi che siano, hanno i loro scaffali dedicati al cibo per i nostri amici più fidati. Ma nel comprare i croccantini per cani, sai cosa mangia il tuo amico a quattro zampe? Procediamo con ordine.

L’etichetta

Una scelta consapevole, in tal senso, passa per la lettura dell’etichetta, che dovrebbe essere quanto più possibile chiara, dettagliata e non vaga. Preferibili quindi quelle che contengono un’analisi certificata sul contenuto del prodotto in termini di grassi, fibre, proteine e umidità. Di solito gli ingredienti sono esposti in forma scalare decrescente, ossia a seconda del peso di ognuno sul totale del prodotto. Il produttore dovrebbe poi indicare il metodo utilizzato per produrre i croccantini. Al riguardo, i regolamenti europei consentono di ottenerli anche dagli scarti di macellazione. Ossia utilizzando ciò che resta al termine della lavorazione industriale delle carni.

Attenti alle “sfumature”

Spesso i nomi delle confezioni dei croccantini si basano sull’ingrediente principe in esso contenuto. Servono sicuramente ad aiutare il consumatore a velocizzare la scelta, ma occhio alle sfumature. Magari, di una stessa marca, si possono trovare sugli scaffali più prodotti dello stesso peso e avendo come base uno stesso ingrediente. Cosa cambia? A cambiare è la concentrazione dell’ingrediente e questo lo rileva la dicitura stampata sulla confezione.

Se c’è scritto “al gusto di …”, vuol dire che in tal caso si utilizzano sostanze che ricreano quel sapore, ma non che quell’ingrediente ci sia veramente. Per legge, infatti, si può mettere in etichetta “al gusto di manzo, o prosciutto, etc” anche se del manzo o del prosciutto vi è una quota pari allo 0,004%, ossia niente.

Nella dicitura “con X ingrediente” (o “contenente”), ogni singolo ingrediente menzionato deve essere pari ad almeno il 4%. La percentuale sale poi al 14% se c’è la confezione porta scritto “ricco in” oppure “ad alto contenuto”. Infine, sui prodotti dove si legge “pranzo al X ingrediente”, o “menù X ingrediente”, vuol dire che l’ingrediente citato è presente almeno nella misura del 26%.

Croccantini per cani, sai cosa mangia il tuo amico a quattro zampe

Come si evince, la scelta dei croccantini va fatta in maniera sensata ed oculata, soprattutto leggendo e  interpretando bene l’etichetta. Una parziale discriminante, nella loro scelta, potrebbe passare anche per il prezzo di vendita al pubblico. Sul mercato, i prezzi in euro medi al kg oggi oscillano dai circa 1 fino ai 10 euro. Ribadiamo che la sola considerazione del prezzo non è certificazione automatica di qualità. Tuttavia, secondo quanto affermano gli esperti di settore, di norma le confezioni di buona-ottima qualità vanno dai 4/5 euro a salire. Non mancano le eccezioni. Anche per questo motivo, bisogna essere attenti e bravi a saper leggere scrupolosamente quanto indicato in etichetta.

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