Crampi e nausea uniti a debolezza potrebbero essere legati a livelli alti di questi minerali da scoprire con analisi specifiche

nausea

Il buon funzionamento del nostro corpo si basa su equilibri molto delicati. Ci possono essere delle anomalie silenti per anni, cioè senza sintomi, mentre altre volte si possono accusare dei disturbi. Quando qualcosa non va, quindi, in certi casi ci mettiamo in allarme se abbiamo dei dolori in qualche punto del corpo, fitte, bruciori e così via. A parte le eventuali cure farmacologiche che facciamo, un certo tipo d’alimentazione potrebbe influire sul nostro corpo in modo positivo o meno.

Lo stesso si può dire su ciò che beviamo. Si sa, infatti, che il nostro organismo è composto da un’elevata quantità di liquidi e l’introduzione di acqua, quindi, è molto importante. In essa, inoltre, sono presenti degli elementi fondamentali. Crampi e nausea uniti a debolezza, battiti cardiaci irregolari o edemi potrebbero essere i campanelli d’allarme di patologie da non trascurare legate ad essi.

Gli elettroliti

Se si accusano, quindi, alcuni sintomi specifici, il medico potrebbe prescrivere gli esami per analizzare i livelli degli elettroliti. Si tratta, in sostanza, soprattutto di questi minerali:

  • sodio;
  • potassio;
  • calcio;
  • magnesio;
  • cloruri;
  • bicarbonati;
  • fosfati.

La loro presenza si deve soprattutto a ciò che beviamo e mangiamo e alla loro quantità. Uno squilibrio, quindi, probabilmente è dovuto a un’alimentazione scorretta o a poca acqua, ma non solo. Bisogna sapere che anche alcuni farmaci potrebbero causare una presenza eccessiva o ridotta degli elettroliti, così come delle malattie. In base alle analisi, quindi, e alle domande rivolte al paziente, il medico potrà agire di conseguenza.

Crampi e nausea uniti a debolezza potrebbero essere legati a livelli alti di questi minerali da scoprire con analisi specifiche

Può essere utile sapere che, ad esempio, la carenza di potassio potrebbe essere dovuta non solo al consumo di pochi cibi che lo contengono, ma anche a vomito, diarrea e all’insulina. Un alto livello di potassio, invece, sarebbe legato a malattie renali, al diabete, a disidratazione, oltre a un eccessivo consumo di cibi ricchi di questo minerale.

Per quanto riguarda il sodio, anche in questo caso i livelli nel sangue possono essere dovuti a un’alimentazione o idratazione non equilibrati, ma anche a delle malattie. La maggior presenza si potrebbe collegare a vomito e a diarrea, mentre la carenza a malattie renali, morbo di Addison ed edemi.

La concentrazione di elettroliti nel sangue dipenderebbe anche da lassativi, diuretici e calmanti della tosse. In conclusione, mangiare e bere acqua in modo sano ed equilibrato potrebbe servire a mantenere i livelli degli elettroliti nella norma, evitando certe conseguenze. Ciò potrebbe non bastare in alcuni casi. Per questo è sempre bene fare dei controlli periodici, specialmente se si è in cura farmacologica o se si accusano dei sintomi insoliti.