In tempi di Covid 19 la nostra salute è in serio pericolo. Le preoccupazioni ordinarie si sono amplificate notevolmente. Anche un solo starnuto può destare ansia. È importante stare allerta, ma è altrettanto fondamentale rimanere calmi.
Quando si manifestano sintomi meno comuni, la situazione si può complicare.
Nelle prossime righe si proverà a rispondere a due domande.
Cos’è la fotofobia e perché se abbiamo questi sintomi specifici potremmo davvero preoccuparci?
Alimentazione sana ed esercizio fisico
Per prevenire ogni malanno è importante avere un’alimentazione sana. È indispensabile, altresì, allenarsi in maniera costante. Anche a casa.
Delle volte, però, si possono manifestare dei sintomi strani.
Il primo passo per tranquillizzarsi e stare bene è una conoscenza approfondita.
Cos’è la fotofobia e perché se abbiamo questi sintomi specifici potremmo davvero preoccuparci
Il termine fotofobia deriva dal greco. Letteralmente significa paura della luce. Non si può, però, annoverare tra le fobie classiche. Queste, infatti, consistono in un terrore incredibile e ingiustificato in determinate occasioni.
La fotofobia, pur essendo assonante ad altre condizioni come l’agorafobia o la claustrofobia, è un’altra cosa. Si tratta di un’ipersensibilità alla luce. Si manifesta con lacrimazione, difficoltà di concentrazione, fastidio eccessivo quando ci si trova in prossimità di fonti luminose. Altri segnali più seri possono essere nausea, cefalea, vertigini.
Questa condizione potrebbe essere provocata da diverse patologie sottostanti. In primis malattie oculari. Distacco della retina, cataratta, congiuntivite, neurite ottica.
Ma la problematica può non riguardare solamente gli occhi. Si potrebbe avere anche emicrania, influenza, encefalite, botulismo, rabbia o traumi vari.
In caso di fastidio eccessivo, si consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico curante. Egli ci potrà mettere a disposizione la sua esperienza e professionalità.
Bisogna preoccuparsi?
Il quesito fondamentale è uno solo quando ci si trova in questa situazione. Bisogna preoccuparsi? Assolutamente no. L’importante è rimanere calmi e non lasciarsi prendere dal panico. Ci possono essere diverse patologie sottostanti, è vero. È anche vero, tuttavia, che di solito si tratta di una fastidiosa ma innocua condizione passeggera.