Cosa vuol dire resilienza e 3 modi per aumentare questa capacità

fase 2

Siamo entrati nella Fase 2 e già molti cambiamenti sono avvenuti nelle vite di ciascuno. Cosa significa essere resilienti ed avere resilienza in questo periodo di grandi mutamenti per le esistenze individuali e collettive? Il coronavirus non ha modificato soltanto la percezione che ognuno ha del proprio stato di salute o del rischio che corre nel contrarre il Covid-19. I mutamenti che sono in corso hanno radici molto più profonde e si estendono in diverse sfere dell’essere. Cerchiamo allora di capire cosa vuol dire resilienza e 3 modi per aumentare questa capacità.

Cosa significa essere resilienti

Quando si parla di resilienza si fa riferimento ad una capacità individuale di autoripararsi, di autocorreggersi per affrontare eventi stressanti e traumatici. Tale risposta, però comporta una riorganizzazzione positiva delle risorse disponibili tali da renderle positivamente adattive alla situazione da affrontare.

Cosa significa tutto questo? Sappiamo bene che ogni persona ha un modo proprio di rispondere alle differenti situazioni emotivo-ambientali che si verificano quotidianamente. Persino un sintomo fisico, talvolta, può essere la risposta adattiva ad un determinato fattore scatenante.

Tutte le risposte adattive esprimono resilienza?

Immaginiamo, ad esempio, la persona che, incapace di esprimere le proprie emozioni negative, la propria rabbia, sviluppi disturbi gastro-intestinali: mal di stomaco, reflusso gastrico, inappetenza o fame nervosa. Quei sintomi, all’apparenza esclusivamente fisici, parlano di un malessere molto più profondo che non coinvolge esclusivamente la sfera corporale ma anche quella emotiva. Anche in questo caso assistiamo ad una risposta adattiva: il mal di stomaco è una forma di adattamento della rabbia inespressa. Ma si potrebbe parlare di resilienza in questo caso? Certamente no. La differenza tra la risposta adattiva sopra citata e la resilienza risiede nelle conseguenze che la risposta ha sullo stato psico-fisico del soggetto.

Il dolore allo stomaco, sebbene possa configurarsi come una risposta adattiva, essa non favorisce il benessere della persona. Al contrario, finisce per far stare peggio colui che, incapace di esteriorizzare la rabbia o la frustrazione, la trasferisce sul proprio corpo mortificandolo.

Al contrario, la resilienza prevede che l’individuo recuperi e utilizzi le risorse disponibili per tornare ad uno stato di equilibrio in seguito ad un evento sconvolgente. Attraverso la resilienza, la persona è in grado di autoripararsi, autoricostruirsi e non autodistruggersi come invece accade nel caso dell’epigastralgia sopra citata.

Differenza tra resilienza e resistenza

È importante distinguere la resilienza dalla resistenza. Mentre la resistenza rappresenta la capacità di rimanere in piedi malgrado le difficoltà, la resilienza ha un significato assai più complesso. Essa indica, infatti, la capacità di fronteggiare gli eventi stressanti e di risollevarsi in maniera costruttiva dalla avversità.

Ecco 3 modi per aumentare la propria resilienza

Ora che abbiamo capito cosa significa resilienza, vediamo quali potrebbero essere 3 modi per aumentare questa capacità:

accettare i cambiamenti che si verificano nel corso della vita: l’esistenza è in continua evoluzione e questo vuol dire dover fare costantemente i conti con perdite e nuovi acquisti. Chiunque diventi sempre più capace di adattarsi al cambiamento e all’evoluzione occorsa, diverrà sempre più resiliente. Solo in questo modo si utilizzeranno al meglio le risorse disponibili;

stabilire relazioni positive con le persone e l’ambiente che vi circonda: avere delle persone e degli affetti solidi e sicuri rappresenta un fattore importante per aumentare la resilienza. Qualunque sia lo scopo che si tenta di raggiungere nella vita, le relazioni positive ed aperte al confronto produttivo rappresentano sempre un grande vantaggio;

non temere di prendere decisioni: a volte ci si sente paralizzati dall’incapacità di stabilire ciò che è meglio per sé; si tende a procrastinare, a rimandare il momento della decisione. Tutto questo potrebbe causare un logorìo pesante da tollerare e fortemente improduttivo. È per questo è preferibile decidere ed affrontare le eventuali, ripeto eventuali, conseguenze piuttosto che dilaniarsi nel dubbio e nell’incertezza dell’irrisolto.

Questo spiega cosa vuol dire resilienza e 3 modi per aumentare questa capacità.