Cosa ha deciso Draghi dopo l’incontro con i governatori regionali?

Draghi

La prospettiva odierna in punto di restrizioni Covid 19 è quella di una riapertura cauta e lenta. Lo confermano le decisioni assunte dal Governo con riguardo alle zone rosse persistenti e alla cautela nelle concessioni.

Sicché, in vista delle vacanze pasquali, già sappiamo che vi sarà la zona rossa nazionale per i giorni del 3, 4, e 5 aprile. Ma vediamo cosa ha deciso Draghi dopo l’incontro con i governatori regionali.

Ebbene, a fronte di richieste di zona gialla, il Premier è stato estremamente chiaro: “di riaprire non se ne parla in questo momento”. Ciò in quanto la ripresa economica dovrà andare di pari passo con la tutela della sicurezza e della salute dei cittadini.

Tuttavia, dall’altro lato, ha invitato gli interlocutori a guardare al futuro “con ottimismo”. L’obiettivo, infatti, è quello di accelerare la campagna vaccinale, raggiungendo il traguardo di mezzo milione di vaccini al giorno, per i mesi di aprile e maggio.

Quali le prospettive tracciate dal Governo

Cosa ha deciso Draghi dopo l’incontro con i governatori regionali? Ebbene, come indicato, egli non ha mollato alle pressioni di riapertura.

Si prospetta, infatti, la possibilità di raggiungere l’immunità in tutta Europa, già nel mese di luglio. Ciò, secondo un pronostico proveniente dall’Europa.

Tuttavia, per il momento, invita ancora alla cautela e al rispetto delle restrizioni, dicendo “no” alle richieste di taluni governatori.

In particolare, ha accolto le istanze per la programmazione graduale delle riaperture. Ma ha respinto la reintroduzione delle zone gialle, a partire dalla prossima settimana, richieste dalla Lega. Quest’ultima ha tentato di sfondare il muro elevato dal Governo, che prevede il mantenimento del rosso e arancione fino alla fine di aprile.

Al rispetto di questa linea più prudente, però, sono d’accordo altri governatori regionali, per i quali riaprire subito potrebbe comportare il richiudere a maggio.

Questo significa che bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre, resteranno certamente chiusi, con aggiornamento della situazione per il primo maggio. L’unica riapertura certa, dunque, riguarderà le scuole.

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