La questione è talmente frequente che ha dovuto intervenire un chiarimento il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Con la circolare del 18 marzo 2020, in particolare, il Ministero si è espresso circa l’IMU sulla casa assegnata al coniuge separato in assenza di figli.
In primo luogo il Ministero ha ricordato cosa afferma la costante giurisprudenza in caso di figli minori o maggiori ma non economicamente autosufficienti. In questo caso l’assegnazione della casa al coniuge non può essere parte dell’assegno di mantenimento. E, quindi, non costituisce reddito perché l’assegnazione è fatta nell’interesse dei figli. Non certo per garantire una casa gratis all’ex coniuge.
Qualcuno ha ritenuto che la situazione potesse essere cambiata dopo la riforma della disciplina. Ultimamente si parla di assegnazione della casa familiare al genitore. Prima, invece, si parlava di assegnazione della casa coniugale all’ex coniuge.
Cosa fare con l’IMU sulla casa assegnata al coniuge
Tale modifica non incide affatto sull’aspetto economico della questione. Sono stati utilizzati vocaboli diversi solo per sottolineare che la disciplina è la stessa. E ciò anche qualora non ci sia una situazione matrimoniale.
Sappiamo, infatti, che i figli sono tutelati allo stesso modo, sia che nascano in un matrimonio, sia che nascano durante una convivenza. La nuova formulazione sottolinea ancora maggiormente che ogni provvedimento riguardante la casa in cui la famiglia risiedeva è assunto nell’interesse dei figli. E non nell’interesse del coniuge o convivente.
Possiamo confermare che l’assegnazione della casa non ha funzione assistenziale nei confronti del membro economicamente più debole della coppia.
Il Ministero conferma, quindi, che la casa oggetto di assegnazione continua ad essere esclusa dall’applicazione dell’IMU. A patto che la casa fosse assimilata all’abitazione principale già secondo la precedente disciplina. Come a dire che, se al coniuge venisse assegnata la casa delle vacanze in virtù di un accordo in sede di separazione, su quella continua ad essere dovuta l’IMU.