Pasta al dente o ben cotta? Ci lasciamo guidare dal gusto personale, ma in realtà si sbaglia. Una delle due è la migliore e vince sull’altra. Ma migliore per quale motivo, quali sono i benefici della pasta al dente? Vediamo subito perché conviene mangiare la pasta al dente se si vuole ottenere questo risultato.
Ad alcuni piace al dente, altri invece la preferiscono ben cotta, soprattutto le persone anziane che così fanno meno fatica. Ma dietro la pasta ben cotta si nasconde un fantastico tranello. Quale sarà? Praticamente la pasta non al dente non è ottima per la digestione e per l’assimilazione di glucosio.
Conviene mangiare la pasta al dente se si vuole ottenere questo risultato
Parliamo ora della pasta cotta al dente. In ogni ristorante degno di nota la pasta è bella al dente, è raro che la pasta sia ben cotta. Già questo dovrebbe essere un campanello d’allarme. Se al ristorante la pasta è al dente perché allora a casa è ben cotta? Infatti, la pasta al dente prolungherà il tempo di masticazione rispetto al tempo che si impiega per masticare quella ben cotta. Masticando di più si produrrà più saliva con all’interno ptialina che andrà a sciogliere le catene di amido rendendole meno complesse. Detto in parole povere? La digestione sarà molto più veloce e meno pesante.
Il tasso glicemico
Altro beneficio fondamentale della pasta al dente è il livello glicemico. Praticamente quando cucinate la pasta si forma dell’amido. Se è al dente l’organismo impiegherà più tempo a digerire la pasta e l’assorbimento del glucosio sarà più lento. Quindi l’indice glicemico sarà più basso. Inoltre la pasta al dente darà una sensazione di sazietà che durerà più a lungo, quindi non si faranno spuntini pomeridiani che potrebbero rovinare la dieta che si sta seguendo in modo ligio.
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