Con sintomi simili a raffreddore vomito e diarrea ecco come si potrebbe riconoscere l’epatite acuta che ha colpito di recente 169 bambini alcuni anche in Italia

epatite A

Anche in Italia si sono individuati 11 casi sospetti di cui 4 accertati.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diramato un’allerta relativa a casi di epatite tra bambini al di sotto dei 10 anni che parrebbero di origine sospetta.

L’allarme è partito dalla segnalazione giunta all’OMS di 10 casi in Scozia, seguiti da altri 74 casi nel Regno Unito. Bambini tra gli 11 mesi ed i 5 anni avrebbero manifestato sintomi riconducibili ad una sofferenza epatica. A seguito di ricovero ospedaliero sarebbe stata diagnosticata un’epatite acuta grave di eziologia sconosciuta.

Con sintomi simili a raffreddore vomito e diarrea ecco come si potrebbe riconoscere l’epatite acuta che ha colpito di recente 169 bambini nel Mondo

Fino al 24 aprile i trapianti di fegato sono stati ben 17 su 169 casi segnalati in diversi Paesi del Mondo.

Per la gravità e la recrudescenza di queste infezioni anche il nostro Ministero della Salute si è attivato attraverso l’invio di note alle Regioni per avviare un attento monitoraggio.

In Italia il sottosegretario alla Salute Sileri ha tenuto a precisare come l’origine di queste epatiti sia al momento sconosciuta. Non si è finora accertata alcuna correlazione con il vaccino anti Covid 19 ma pare essersi rilevato in alcuni piccoli pazienti un adenovirus.

Come si sta procedendo per fare chiarezza

Per il momento gli scienziati starebbero cercando di chiarire se si tratti di un virus infettivo o meno. Nei casi accertati sarebbero stati eseguiti test per escludere che si tratti di epatiti già note.

Si starebbe cercando di individuare un eventuale collegamento tra i casi, raccogliere informazioni, contatti e spostamenti dei bambini attaccati da questa malattia sconosciuta. Sembrerebbe inoltre necessario effettuare la caratterizzazione genetica del virus per poter determinare  una eventuale associazione con il Covid 19.

I sintomi che dovrebbero far allertare sono dolori addominali, febbre, ittero, urine scure e feci chiare, affaticamento, prurito della pelle. Trattandosi di sintomatologie comuni ad altre patologie è opportuno rivolgersi ad un medico o ad un ospedale per consentire la corretta diagnosi. La circolare diramata dal Ministero della Salute il 23 aprile ha fatto il punto della situazione. Per un bambino italiano di tre anni la situazione si sarebbe aggravata fino al punto da far temere la necessità di un trapianto di fegato. Dopo il trasferimento al Bambino Gesù di Roma tale evenienza parrebbe fortunatamente scongiurata. Anche altri due bambini lombardi sarebbero stati ricoverati in osservazione ma non risulterebbero in pericolo di vita.

Le raccomandazioni

Questa impennata di bambini colpiti ed il fatto che la loro età sia compresa tra 3 e 7 anni avrebbe acceso il campanello d’allarme. Parrebbe infatti che i pazienti pediatrici trattati in passato non avessero un target di riferimento come in questo caso. Con sintomi simili a raffreddore ma anche vomito e diarrea il Ministero sembra stia raccomandando ai sanitari di prelevare campioni biologici per consentire accertamenti volti a scoprire l’eziologia di questi casi.

Non serve però farsi prendere da eccessivi allarmismi. Aspettiamo che la scienza inquadri questa nuova subdola manifestazione clinica prima di trarre conclusioni infondate.

Lettura consigliata

Pochi sanno che in caso di allergia al nichel si possono usare pentole in vetro borosilicato, ma cosa sono questi oggetti