In linea di massima, la possibilità di smettere di lavorare qualche anno prima dell’età pensionabile tradizionale attira più le lavoratrici che gli uomini. Non si può infatti negare che nella maggior parte dei casi sulle donne ricade un doppio carico di lavoro. Dobbiamo pertanto occuparci di futuro pensionistico e verificare come possono andare in pensione anticipata le donne nel 2021.
Non si può sottovalutare che agli impegni professionali si aggiungono solitamente altre e pesanti ore di lavoro in casa. Moltissime donne sposate con figli si ritrovano a destinare quotidianamente buona parte del tempo rimanente alla cura della famiglia e della casa. Accade di frequente che siano le donne a farsi carico persino di fare la spesa alimentare perché, come ben sappiamo, sanno essere più parsimoniose. Nel peggiore degli scenari possibili compare spesso anche l’obbligo di occuparsi di genitori anziani non più autonomi e bisognosi di assistenza.
A fine giornata la lavoratrice accumula quantità di stress talmente rilevanti da rendere davvero difficile anche solo immaginare di dover trattenersi altri 5/6 anni al lavoro. Ma come possono andare in pensione anticipata le donne nel 2021 se dovessero avere necessità di abbandonare l’impiego prima della data del pensionamento? In un precedente articolo abbiamo risposto alle lavoratrici che chiedevano “Quanti anni di contributi INPS servono alle donne per andare in pensione prima?”. Ciò perché per il riconoscimento al trattamento previdenziale i lavoratori, oltre ai requisiti anagrafici, devono possedere una minima anzianità contributiva.
Come possono andare in pensione anticipata le donne nel 2021?
Soprattutto in presenza di figli , le lavoratrici possono ottenere dei benefici previdenziali che riducono i tempi di attesa del pensionamento. Persino la misura previdenziale dell’Ape sociale riserva una specifica agevolazione contributiva alle donne con figli. Le lavoratrici maturano il diritto ad uno sgravio contributivo pari ad un anno per ogni figlio per un massimo di due annualità. Tale beneficio spetta unicamente alle donne che rientrano nelle categorie professionali che hanno accesso all’Ape sociale con 30 o 36 anni di contribuzione. Anche le donne che non possono fruire del trattamento dell’Ape sociale hanno diritto ad un anticipo pensionistico secondo quanto statuisce il Decreto legislativo 335/1995.
Rispetto all’età di accesso alla pensione di vecchiaia, si riconosce alle lavoratrici con figli l’opportunità di uscire con qualche anno di anticipo dal mondo professionale. Anche in simili casi si tratta di facilitazioni contributive che tuttavia valgono unicamente per i primi due figli e per un massimo di 12 mesi. Per ogni figlio la lavoratrice ottiene l’accredito di 4 mesi di contribuzione che le consentirà di andare in pensione un po’ prima. Diverso il caso della donna con 3 figli che invece potrà anticipare il pensionamento non oltre i 66 anni di età. Per capire in quali altri modi e come possono andare in pensione anticipata le donne nel 2021 si consiglia comunque di recarsi presso il Patronato o il Caf.