Quanti anni di contributi INPS servono alle donne per andare in pensione prima?

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Insieme ai consulenti di ProiezionidiBorsa valuteremo quanti anni di contributi INPS servono alle donne per andare in pensione prima. Nell’articolo “Come ottenere 4 mesi di contributi INPS gratis per ogni anno ai fini della pensione” troverete indicazioni per aumentare il montante di contribuzione. Molti lavoratori di sesso maschile e femminile spesso si trovano a dover rimandare il momento del pensionamento per mancanza di contributi. Se non si possiede l’anzianità assicurativa necessaria al trattamento previdenziale si possono adottare strategie diverse per colmare i buchi o le carenze contributive.

Anticipare l’abbandono dell’attività lavorativa significa versare meno anni di contributi ai fini della pensione. Una storia contributiva più breve potrebbe incidere negativamente sull’importo dell’assegno previdenziale. Ma allo stesso tempo dà diritto alla lavoratrice di percepire il rateo pensionistico già qualche anno prima rispetto alla pensione di vecchiaia. Prima di inoltrare richiesta di pensionamento occorre sapere quanti anni di contributi INPS servono alle donne per andare in pensione prima. E per far ciò è necessario che il soggetto richiedente abbia consapevolezza dell’anzianità contributiva che ha accantonato.

Quanti anni di contributi INPS servono alle donne per andare in pensione prima?

Accedendo ai servizi online sul portale dell’Ente previdenziale ogni lavoratrice ha modo di consultare l’estratto contributivo. In esso figura l’intera storia assicurativa del contribuente per cui non resta che verificare anche i requisiti anagrafici. Le donne che nel 2021 intendono richiedere l’anticipo pensionistico devono possedere almeno 41 anni e 10 mesi di contribuzione. Tali requisiti contributivi varranno a partire dal 2021 e rimarranno identici fino al 31 dicembre 2026.

Altra opportunità cui potrebbe ricorrere la lavoratrice che ha intenzione di interrompere l’attività lavorativa consiste nella pensione in anticipo di tipo contributivo. Stando a quanto statuisce il Decreto  legge 4/2019 non vi saranno ulteriori adeguamenti della speranza di vita fino al 2026. Ciò equivale a dire che il lavoratore in possesso di almeno 20 anni di contribuzione potrà andare in pensione a 64 anni. Può fruire di tale anticipo previdenziale soltanto chi in possesso dell’anzianità contributiva entro il 1° gennaio 1996.

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