Quante volte è accaduto di prendere una multa e di sentirsi defraudati? E quante volte ci siamo arrabbiati, perché non trovando un parcheggio, abbiamo individuato il primo buco dove lasciare per qualche minuto l’auto. Poi, al nostro ritorno abbiamo trovato la multa sul parabrezza.
Ci verrebbe voglia di strapparla. Meglio contestarla. Non lo si può fare sempre, ma a volte è possibile impugnare un divieto di sosta. Chi ha preso questa una multa può contestarla fornendo queste motivazioni. Vediamo quali.
A volte è possibile impugnare la contravvenzione
Spesso si prende una multa per divieto di sosta e sappiamo che in quella posizione non potevamo lasciare l’auto. Eppure abbiamo l’amaro in bocca, perché l’auto non intralciava alcun passaggio. Non impediva il passaggio di nessuno. La riteniamo una sanzione ingiusta. E forse ingiusta lo è, ma non lo possiamo stabilire noi, ma il Giudice.
Anche se si è preso una multa per divieto di sosta, si può decidere di contestarla. Ovviamente non è possibile impugnare tutte le sanzioni che si ricevono. Ma ci possono essere dei casi che favoriscono la contestazione della multa ricevuta.
Analizziamo in dettaglio quali possono essere i motivi della contestazione di una sanzione per sosta vietata.
Chi ha preso questa una multa può contestarla fornendo queste motivazioni
Ci sono motivi di forma e di sostanza che possono favorire la contestazione di una multa. I motivi formali riguardano il modo con cui è stata formalizzata la contravvenzione, non le sue ragioni. Una data sbagliata sul verbale, una targa scritta erroneamente, un codice della violazione non corrispondente, sono validi motivi per impugnare il verbale. Non riguardano il reato, anche se fosse stato correttamente rilevato, ma la forma con cui viene elevata la sanzione.
Altri vizi di forma possono essere la notifica della multa all’indirizzo di residenza oltre 90 giorni. La notifica della multa a un indirizzo diverso da quello di residenza del trasgressore.
Le ragioni di impugnazione legate al contesto
Poi ci sono i motivi strettamente legati al contesto. Per esempio, si può contestare una multa perché la segnaletica non era chiara, o magari per disfunzione della macchinetta automatica che fornisce i ticket.
O ancora si può contestare una multa per sosta vietata, per motivi legati ad un parcheggio di emergenza per aiutare una persona in pericolo. In questo caso ci si appella all’articolo 54 del Codice Penale (ne abbiamo parlato in questo articolo).
Come contestare la multa? Presentando ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla data dell’infrazione.