Che differenza c’è tra viviparo e oviparo per rettili e uccelli? La distinzione è strettamente legata al tipo di riproduzione. L’animale viviparo, infatti, partorisce la prole con lo sviluppo embrionale che avviene all’interno dell’organismo materno. La viviparità, oltre al mondo animale, va inoltre ad interessare pure il mondo vegetale.
Che differenza c’è tra viviparo e oviparo, dalle balene all’ornitorinco
Per esempio, sono vivipari quasi tutti i mammiferi ma con qualche eccezione. Nel definire che differenza c’è tra viviparo e oviparo per rettili e uccelli. Per esempio, l’ornitorinco non è viviparo ma oviparo. Che corrisponde alla riproduzione che prevede la deposizione delle uova fecondate. E quindi in questo caso la crescita embrionale termina non dentro ma fuori dall’organismo materno.
Sono inoltre vivipari, tra le specie marine, pure le balene ed i delfini. Proseguendo su che differenza c’è tra viviparo e oviparo, l’oviparità è tipica di tutti gli uccelli. Che nella maggioranza dei casi depongono le uova nei nidi. Pure gli insetti sono ovipari. E lo stesso dicasi pure per tanti rettili e per tante specie di pesci. Stesso discorso per gli aracnidi la cui fecondazione è esterna.
Il caso della ovoviviparità
Su che differenza c’è tra viviparo e oviparo occorre inoltre approfondire pure l’ovoviviparità. Che è tipica dei vivipari che si riproducono con le uova. Ma queste non vengono deposte all’esterno come gli ovipari.
In pratica negli animali ovovivipari le uova sono incubate. E si schiudono nell’organismo materno con una netta differenza rispetto ai vivipari. In tal caso, infatti, la prole si sviluppa senza alcuna relazione nutritiva materna. Spiccano tra gli ovovivipari gli squali ed altre specie di pesci.
Ma pure rettili come la vipera. Le femmine della vipera, quindi, trattengono le uova all’interno del loro corpo. Partorendo poi dei piccoli che sono completamente formati. Per accelerare le nascite, inoltre, la vipera sfrutta i benefici dell’esposizione al sole.