Brutte notizie per chi mangia pasta integrale, oltre ai benefici per la salute attenzione ai possibili rischi svelati dagli esperti

pasta integrale

C’è chi mangia la pasta integrale perché ne preferisce sapore e consistenza, mentre altri la scelgono perché più sana. Ma è davvero così? Vediamo quali sono i benefici della pasta integrale, ma anche le brutte notizie che emergerebbero da un test recente.

Perché mangiare i cereali integrali sarebbe importante

Fra gli alimenti spesso consigliati per tenersi in salute ci sono i cereali integrali. Eppure non ne mangiamo abbastanza: uno studio afferma addirittura che il consumo ridotto di cereali integrali è fra i tre errori a tavola che uccidono più del fumo. Come si fa allora per introdurre più cereali integrali nella dieta? Un’ottima idea sarebbe ad esempio provare la pasta di semola integrale. Come spiegano gli esperti, questa contiene più fibre rispetto a quella classica. Grazie alle fibre, il cibo impiega meno tempo a transitare nell’intestino e la massa delle feci aumenta. In altre parole, l’attività intestinale è facilitata e regolarizzata. Inoltre, l’elevato contenuto di fibre insolubili permetterebbe di inserire la pasta integrale in un gruppo di alimenti speciali: quelli che potrebbero aiutare nella prevenzione del tumore colorettale, del diabete e delle malattie cardiovascolari.

Ma attenzione: ci sarebbero brutte notizie per chi mangia pasta integrale e soffre di colite. Infatti, i cereali integrali sarebbero sconsigliati in caso di malattie legate a un’attività intestinale eccessiva. Per il resto non ci sarebbero particolari controindicazioni. Insomma, la pasta integrale è una buona alternativa per tenersi in salute. Per questo molti la considerano una panacea, o addirittura credono che sia più sana sotto tutti gli aspetti in confronto alla classica pasta. Ma non è proprio così.

Brutte notizie per chi mangia pasta integrale, oltre ai benefici per la salute attenzione ai possibili rischi svelati dagli esperti

La pasta integrale può fare bene alla salute, ma non è detto che sia priva di sostanze potenzialmente dannose. Sotto questo punto di vista, purtroppo, non ci sono grosse differenze con la pasta comune. È quanto emerge da un test effettuato dagli esperti di Altroconsumo. L’associazione ha fatto analizzare in laboratorio ben 25 marchi di penne rigate, sia classiche che integrali. Da un lato è emersa una buona notizia: secondo Altroconsumo, l’allarmismo sul glifosato e altri pesticidi sarebbe esagerato. Infatti, questi contaminanti, se presenti, si trovano comunque a livelli estremamente bassi. Tuttavia, il discorso è leggermente diverso per quanto riguarda le micotossine. Queste sostanze, pur essendo di origine naturale, sarebbero potenzialmente dannose per la salute.

Il test è stato particolarmente severo per quanto riguarda le micotossine: i livelli di questi contaminanti erano sotto i limiti di legge in tutti i campioni, ma secondo Altroconsumo non basta. I livelli massimi stabiliti dai legislatori, infatti, non considerano che, a lungo andare, le micotossine potrebbero accumularsi nell’organismo, con effetti non ancora chiari sulla salute. Per tali ragioni, quasi nessuno dei campioni di pasta, comune o integrale, è stato promosso a pieni voti in questa graduatoria. Le eccezioni riguardano solamente due marchi su 25. Insomma, la pasta integrale può fare bene alla salute grazie all’elevato contenuto di fibre. Ma non bisogna illudersi che sia migliore della pasta bianca per quanto riguarda la presenza di sostanze contaminanti.

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