Bond e obbligazioni: le vecchie regole non valgono più

bond e obbligazioni

Mohamed El-Erian non ha dubbi per i bond e obbligazioni  se ci si attiene alle vecchie regole si perde di sicuro.

Il mercato dei bond e obbligazioni

A livello mondiale continua la corsa dei rendimenti in calo e l’asticella ormai si aggira tra i $ 15 e i $16 trilioni di titoli di stato scambiati con un rendimento negativo. Una cifra che è quasi triplicata in meno di un anno. Il che può essere facilmente spiegato con un panorama internazionale particolarmente insicuro che ha spinto gli operatori e anche gli investitori in generale a scegliere asset più rassicuranti. In primis i titoli di stato Usa. E per l’Europa, quelli tedeschi.

Bce e Fed

Ed è proprio dall’Europa che arriva un secondo motivo che aiuta a comprendere questo trend. La Bce così come anche la altre banche centrali, daranno nuovamente vita a strategie di accomodamento monetario proprio in virtù di un generale rallentamente intravisto ormai da tempo sul panorama internazionale. Tra gli istituti centrali, però, la Fed ha già anticipato tutti (come accaduto già in passato) iniziando a tagliare i tassi di interesse del dollaro già a luglio, di 25 punti base. Decisione che, a differenza di quanto ci si possa attendere, ha generato delusione soprattutto perché definita, dallo stesso governatore Fed Jerome Powell, un aggiustamento di metà ciclo e non il ritorno del tanto sperato QE.

La posizione di Trump

Tra i detrattori delle mosse Fed, anche il presidente Usa Donald Trump e, più in generale, gli operatori del mercato. Tante le pressioni su Powell, ma per amor di sintesi basti solo dire che, alla fine dei conti, adesso le attese parlano di un altro paio di tagli entro la fine dell’anno. Per questo motivo che El-Erian, numero uno di Allianz, ed ex di Pimco, conferma che la situazione è estremamente cambiata. Il mercato obbligazionario è diverso, così come diverso è anche il modo di approcciarsi che dovranno adottare gli investitori. Risultato: le varie asset class dovranno essere trattati in modo “opportunistico” piuttosto che come parte centrale di un portafoglio.

Un’allocazione opportunistica per bond e obbligazioni

Netto il suo giudizio “Devi pensare diversamente al mercato obbligazionario quindi ai bond e obbligazioni. Prima pensavamo in termini di mercato obbligazionario come un’allocazione principale. […]. Questo è il modo sbagliato di pensare. Il mercato obbligazionario oggi è opportunistico, quindi meglio un posizionamento opportunistico”.

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