Sostenibilità e risparmio, due concetti contraddistinti da un comune denominatore: la lotta allo spreco. Sì, perché ognuno di noi cerca di risparmiare sulle abitudini tipiche della vita quotidiana, con un occhio di riguardo verso lo spreco. Spesso sacrifichiamo la qualità di ciò che compriamo, altre volte, facciamo una rincorsa infinita alle offerte che ci vengono proposte dai differenti punti vendita.
La cosa certa è che negli ultimi anni prestiamo tutti maggiore attenzione verso la cura dell’ambiente che ci ospita e verso la sua salvaguardia.
Spesso ci chiediamo, da dove cominciare?
Che siano grandi o piccole le nostre gesta, poco importa. L’importante è che siano messe in pratica con costanza e rigore. Dall’occhio attento che abbiamo verso il consumo di acqua, alla ormai diffusa raccolta differenziata. Ecco che il Mondo cambia e con esso, cambiano anche le nostre abitudini nei suoi confronti.
Un ritorno al passato
Pertanto, la parola d’ordine è: abbasso gli sprechi. Con i tempi che corrono siamo chiamati ad una sfida costante all’apparenza davvero complicata. In aiuto, come spesso accade, ci viene la storia. Difatti, come tutti sappiamo la storia è fatta di cicli e piacevoli ritorni. Gli anni passano, le abitudini cambiano, magari migliorano o peggiorano, chissà. Ma la storia ritorna, come un boomerang, ad istruirci, sulle corrette abitudini da perseguire. Erano gli anni Ottanta, quando, su e giù per la nostra amata Italia, si assisteva al fenomeno dell’uomo dell’acqua. Era colui che a bordo di un’ape car o di grossi camion girava in lungo e largo le città e i piccoli borghi dispersi del Belpaese. Definito anche ‘uomo delle bibite’, offriva un servizio importante: la consegna dell’acqua a domicilio. Direttamente nelle nostre cantine. Un servizio comodo e semplice, poiché non c’erano pesi da portare. Erano i tempi dell’acqua in vetro, della qualità e della quantità contrapposte al risparmio. Ma erano anche gli anni in cui la plastica, entrava pian piano nelle nostre case dalla porta principale, rilegando il vetro alla porta di servizio.
Basta inutili sprechi d’acqua grazie a questa fantastica opportunità che ci giunge dal passato
In quarant’anni, ne sono successe di cose. Le pesanti e ingombranti bottiglie di vetro sono finite nel dimenticatoio per essere sostituite dall’economica acqua in bottiglia di plastica. Ovviamente, un’idea di risparmio illusorio, se proviamo a ragionare in termini di impatto ambientale, andando realmente a valutare quanto ci costa, giorno per giorno ‘l’economicità’. Perché alla fin fine, siamo sempre e solo noi a pagare.
Ed ecco che la novità ci arriva dal passato, infatti, una grossa opportunità di risparmio è l’idea del vuoto a rendere. Attraverso questo metodo, possiamo risparmiare sugli sprechi con un occhio attento alla qualità, ma soprattutto pensare in termini ambientali. È così che bottiglie di vetro rappresentano una concreta soluzione per ridurre l’inquinamento, essendo anche un materiale riutilizzabile.
È necessaria una ricerca approfondita in rete per capire che sono molte le aziende in Italia che offrono questo servizio, a costi contenuti e con qualità. Quindi, come un boomerang, possiamo puntare ad un futuro migliore e dire basta inutili sprechi d’acqua grazie a questa fantastica opportunità che ci giunge dal passato.
Approfondimento