Molte persone in Italia e nel Mondo lamentano quotidianamente problemi alla schiena, senza però darci particolarmente peso. Si tende a convivere con questo fastidio, aspettando che passi naturalmente o attraverso qualche trattamento medico.
Ciò che non tutti sanno è che questo segnale potrebbe essere il sintomo di un tumore piuttosto frequente. Diversi pazienti affetti da questa patologia non avvertono nessun sintomo e, per questo, spesso scoprono di soffrirne in seguito a controlli eseguiti per altre ragioni. Ciononostante il sintomo più comune è proprio il dolore alle ossa, in particolare a livello della schiena.
Attenzione perché il mal di schiena potrebbe essere la spia di uno dei tumori più frequenti
Si tratta del mieloma multiplo ed è una patologia che colpisce più gli uomini che le donne. Come riporta l’AIRC, i dati relativi al 2020 sono di circa 3.000 nuovi casi ogni anno di mieloma multiplo tra gli uomini e poco più di 2.700 nelle donne.
I sintomi
Come abbiamo detto, alcune persone colpite da questa malattia non avvertono nessun sintomo. Ciò rende difficile diagnosticare a priori questa malattia, a differenza di ciò che si può scoprire grazie a queste 3 visite preventive a cui dovrebbe assolutamente sottoporsi chi ha 50 anni.
Nonostante questo, il sintomo principale di questa patologia è il dolore alle ossa, soprattutto nella zona della schiena, delle anche e del costato. Infatti bisogna fare attenzione perché il mal di schiena potrebbe essere la spia di uno dei tumori più frequenti.
Questa patologia rende le ossa più deboli, e più soggette a sviluppare delle fratture.
Questa condizione precede la malattia
Ciò che caratterizza questa malattia è la condizione che la precede, e da cui è possibile diagnosticarla. Si chiama gammopatia monoclonale di incerto significato, e segnala una produzione eccessiva di anticorpi. Questa condizione non dà sintomi e, la maggior parte delle volte, viene diagnosticata grazie a esami fatti per diverse motivazioni.
Inoltre chi è affetto da mieloma può presentare livelli alti di calcio nel sangue. Ciò può causare confusione mentale, debolezza e stanchezza.
Le persone più a rischio
In base ai dati disponibili fino ad oggi, si è notato che questo tumore colpisce soprattutto le persone che hanno superato i 70 anni (circa il 38%) e il 2% di chi non ha ancora superato i 40 anni.
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