Come visto più volte, il Codice della Strada prevede una serie di regole che gli automobilisti devono rispettare sulla strada. Queste norme sono necessarie per garantire una circolazione stradale sicura e fluida. Il Codice dedica un intero Titolo alle norme di comportamento, cioè alle regole imposte agli utenti della strada. La violazione di queste norme porta a delle sanzioni. Queste sanzioni sono proporzionali alla gravità delle violazioni commesse dal conducente del veicolo.
Non sempre, però, è possibile che l’Autorità Amministrativa fermi l’automobilista e lo sanzioni sul posto e al momento della violazione. Capita molto spesso che dei sistemi automatizzati registrino la violazione e la targa del veicolo che la commette. Solo in un secondo momento, poi, l’Amministrazione competente invia la sanzione a casa del trasgressore.
Attenzione perché è un errore pagare o contestare le multe del Codice della Strada che ci arrivano a casa in questo caso piuttosto comune
La norma di riferimento è l’articolo 201 del Codice della Strada. Quando la violazione non può essere immediatamente contestata, il verbale va inviato entro 90 giorni a casa del trasgressore. Nel verbale vanno indicati gli estremi precisi e dettagliati della violazione e i motivi che hanno impedito la contestazione immediata. Il Codice indica anche una serie di casi in cui la notificazione immediata non è necessaria. Ad esempio quando il veicolo va ad una velocità eccessiva e non è possibile raggiungerlo. Oppure quando il veicolo attraversa un incrocio con il semaforo rosso.
O ancora quando l’accertamento della violazione avviene in assenza del conducente. O in caso di sorpasso vietato o quando l’accertamento di un’infrazione viene rilevato con apparecchi tecnologici. Ad esempio l’accesso non autorizzato nelle ZTL. Bisogna, però, fare attenzione perché è un errore pagare o contestare le multe del Codice della Strada che ci arrivano a casa non facendo caso alle modalità di notifica.
La spiegazione dei giudici
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono intervenute sull’argomento con la sentenza 11550 del 2022. I giudici hanno spiegato che è possibile che la notifica della multa sia nulla. I giudici fanno presente come sia un errore pagare o contestare la multa in questo caso. Infatti, se la notifica è nulla non siamo tenuti a pagare la sanzione. Allo stesso modo se la notifica è nulla e contestiamo la multa senza accorgerci e senza lamentarci di questo errore dell’Amministrazione lo saniamo.
In parole più semplici, la notifica serve a far conoscere al trasgressore di aver commesso un’infrazione, e a spiegargli dettagliatamente le dinamiche della violazione. Questo per consentirgli l’eventuale contestazione della sanzione. Se la notifica è nulla ma il trasgressore impugna ugualmente e consapevolmente la multa si dice che la sana, cioè corregge l’errore dell’Amministrazione. Questo perché se si avvia un processo dove si contesta nel merito la multa, per la legge la notifica ha raggiunto il suo scopo. Infatti, come visto lo scopo è quello di informare e consentire la contestazione al trasgressore. Dunque, è molto importante fare caso alla notifica perché potremmo pagare o contestare una multa sbagliata rendendola valida. E questo spendendo molti soldi e molto tempo che avremmo potuto risparmiare.
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