Il Codice della Strada pone per gli automobilisti alla guida molte regole e divieti. La prima e la più importante tra le norme è costituita dal generale dovere di prudenza. Qualsiasi comportamento alla guida di un veicolo deve ispirarsi al principio di cautela. Oltre alla generale regola di prudenza, esistono tutta una serie di disposizioni più specifiche per gli automobilisti. Alcune prevedono sanzioni molto gravi, questo perché il comportamento tenuto dal conducente del veicolo è considerato dalla legge molto pericoloso. Si pensi alla guida in stato di ebbrezza, al mancato rispetto del segnale di “stop”, il passaggio con il semaforo rosso, e così via.
Le regole del Codice della Strada
Tra i comportamenti considerati più rischiosi dal legislatore, c’è sicuramente l’eccesso di velocità alla guida. Ed infatti, basta leggere l’articolo 142 del Codice della Strada per rendersene conto. Tale norma prevede una serie di soglie riguardo l’eccesso di velocità con sanzioni progressive. Si parte dal superamento dei limiti di velocità consentiti per non più di 10 km/h con una sanzione fino a 173 euro. Si passa alla seconda soglia con un eccesso tra i 10 e i 40 km/h, per cui la multa può arrivare a 694 euro. Se la violazione si attesta tra i 40 e i 60 km/h sopra il limite, la sanzione inflitta può giungere ai 2.170 euro. Non solo, in questo caso si ha anche la sanzione accessoria della sospensione della patente fino a 3 mesi.
Infine, se l’automobilista supera il limite di più di 60 km/h, la legge prevede fino a 3.382 euro di multa e sospensione della patente fino ad un anno. Oggi, così come per il passaggio con il rosso, l’accertamento di queste violazioni del Codice della Strada avviene con l’ausilio di mezzi tecnologici. Si tratta degli autovelox. Questi, come noto, possono essere fissi o mobili. La giurisprudenza si è più volte pronunciata sulle regole che la Pubblica Amministrazione deve rispettare nell’installare e utilizzare gli autovelox.
Fino a 3.382 euro di multa e sospensione della patente fino ad un anno per il conducente del veicolo che commette questa grave infrazione
La Corte di Cassazione è tornata sull’argomento con l’ordinanza 8694 del 2022. I giudici hanno spiegato che perché la sanzione dell’autovelox sia legittima l’apparecchio deve essere correttamente tarato e omologato. Non solo, la tara deve essere verificata periodicamente e le date di questi accertamenti tecnici inseriti nel verbale, in caso di violazione dei limiti di velocità. Questi adempimenti sono necessari anche se gli apparecchi sono mobili e quindi utilizzati da operatori e tecnici, e anche se hanno strumenti di autodiagnosi. In caso di contestazione sarà la Pubblica Amministrazione a dover dare la prova dell’adempimento di questo tipo di obblighi. Se l’Amministrazione non raggiunge questa prova, il giudice potrà annullare il verbale.