Attenzione così la pizza diventa velenosa

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La pizza da asporto, ordinata per telefono o tramite un’app, è uno dei piatti più consumati dai giovani e dai single. Ma anche dalle famiglie che per una sera non hanno voglia di pasta, polenta o vellutata. Gli ordini da asporto, nell’ultimo anno, sono cresciuti del 15%. Ma se è indubbia la comodità del servizio, che ne è della sicurezza? Gli Esperti di Salute e Benessere di ProiezionidiBorsa ci mettono in guardia su un certo modo di consumare la pizza. Che è totalmente sbagliato. Tanto da renderla addirittura tossica.

Mangio dal cartone, così non sporco

Mangiare la pizza direttamente dal cartone è un’abitudine diffusa ma assolutamente da stroncare. Perché, attenzione così la pizza diventa velenosa. Invece di compiacervi perché non sporcate né in casa né in ufficio, prestate attenzione. Il cartone pizza non è un semplice pezzo di carta. È un contenitore temporaneo, che dovrebbe essere omologato per alimenti. Ma di fatto non è così. In due casi su tre, specie se di colore bianco-grigio, contiene alte concentrazioni di bisfenolo A e ftalati. I contenitori realizzati con carta riciclata, magari inchiostrata, sono addirittura contaminati da microplastiche, sostanze nocive per il nostro organismo. Quando la pizza bollente viene depositata nel contenitore, queste sostanze cancerogene si sprigionano dalle superfici. Si trasferiscono sopra e sotto la pizza, passano in bocca e poi al nostro stomaco. Insomma, se non stiamo attenti, ci godiamo una pizza alla plastica.

Attenzione così la pizza diventa velenosa

La legge italiana impone ai produttori di contenitori di utilizzare solo carta vergine per il contatto con alimenti. Invece, le pizzerie acquistano i lotti di cartoni per pizza in base al prezzo, prediligenti i più economici. E, infatti, ne arrivano a tonnellate da altri Paesi UE, di questi cartoni contaminati. Altrove, evidentemente, i controlli sulla presenza di polimeri nei cartoni per pizza sono più blandi. Il consumatore, peraltro, non ha modo di sapere nulla sul materiale che contiene la pizza. A meno che sul cartone non sia espressamente scritto che è stato realizzato con carta vergine proveniente da foreste rinnovabili. Molte pizzerie, di fronte a incomprensibili malesseri dei clienti, hanno già cambiato fornitore. E ora utilizzano i contenitori marroncini, fatti con carta naturale non sbiancata.

Come salvare pizza e stomaco

Per salvare pizza e stomaco dalle sostanze tossiche, sono tre le strade possibili. O impariamo a fare la pizza da soli. Basta guardare le ricette sulla nostra sezione Cucina. O cambiamo pizzeria. Anche sulle app è possibile scegliere quelle che indicano chiaramente la non tossicità del contenitore. Oppure bisogna chiedere, quando si telefona o si ritira di persona, di avvolgere la pizza sopra e sotto nell’alluminio, prima di infilarla nel cartone. Meglio trasferirla sempre su un piatto, una volta a destinazione. Anche se vi chiedessero 20 centesimi in più per l’avvolgimento, non importa. Anzi, ne vale davvero la pena.