Spinti da interessi ai minimi, alla ricerca di un rendimento elevato, ci si può imbattere in bond rischiosi. Con il risultato paradossale che si investe in obbligazioni per stare tranquilli, ma poi si corrono maggiori rischi dell’investimento in azioni. Ci sono in giro obbligazioni che assommano due rischi in uno, quello del default dell’emittente e quello del cambio valutario.
Gli Esperti di ProiezionidiBorsa hanno voluto accendere un faro su questi titoli. Quindi, attenzione alle perdite fino al 40% se hai queste obbligazioni da gennaio.
Attenzione alle perdite fino al 40% se hai queste obbligazioni da gennaio. I rischi di un bond in valuta
I titoli obbligazionari emessi da un paese Sovrano, hanno comunque insito il rischio default, specialmente se l’economia del Paese non prospera. E quando la crescita economica manca e si paventa una recessione, ecco che la valuta inizia a perdere contro le principali monete. Si dice che si svaluta.
Avere obbligazioni di un Paese la cui economia va male, implica, perciò, un doppio rischio. La possibilità che le obbligazioni non vengano rimborsate e il rischio che la svalutazione penalizzi l’investimento. Ovviamente se la valuta di emissione del bond non corrisponde alla nostra.
Le rischiose obbligazioni in lire turche
Questo rischio concreto lo corrono tutte le obbligazioni emesse dalla Turchia. Anche quelle che sono emesse non direttamente dalla Turchia, ma da enti sovranazionali.
Come, per esempio, il bond a scadenza agosto 2021 emesso da World Bank. Un investitore potrebbe essere attratto dalla cedola super del 10% e dalla scadenza vicina, un anno. Ai valori attuali, attorno a 95 centesimi, il rendimento al momento del rimborso sarà di circa il 15%. Un rendimento fantastico per meno di 12 mesi. I nostri titoli di Stato a 1 anno, a malapena rendono un valore positivo.
Attenzione alle perdite fino al 40% se hai queste obbligazioni
Il problema del bond emesso dalla World Bank (Isin: XS1664203699), con scadenza ad agosto del 2021 e con cedola del 10% annua lorda, è la valuta. L’obbligazione è emessa in lira turca. Se la valuta di Ankara da qui a un anno si svaluta del 10% rispetto all’euro, il rendimento scende al 5%. Se si svaluta di oltre 15%, si va in perdita. Sempre che venga rimborsata.
Pensate che una perdita della valuta turca del 15% sia una evenienza remota? Ad inizio anno per 1 euro occorrevano 6,5 lire turche. Oggi per 1 euro occorrono 8,85 lire turche. La svalutazione è stata del 36% in 9 mesi. Chi ha comprato a gennaio pensando di fare un affare, oggi sta perdendo il 36% sul cambio. A cui va aggiunta una perdita di oltre il 5% in conto capitale.
Approfondimenti
Se vuoi andare sul sicuro punta su queste obbligazioni.