Attenzione alla carenza di questa vitamina perché aumenta il rischio di un tumore molto comune

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È risaputo ormai che esiste un legame tra tumori e alimentazione. Infatti alcune sostanze fanno male, mentre altre hanno un ruolo protettivo.

Fra i nutrienti da non farsi mancare, ce n’è uno in particolare: attenzione alla carenza di questa vitamina perché aumenta il rischio di un tumore molto comune.

Come si previene il tumore alla vescica

Con l’avanzare dell’età, cresce il rischio di ammalarsi di tumore alla vescica. Fra gli uomini dopo i 50 anni, infatti, questo organo è la quarta sede più comune del cancro. Nel 2019 i carcinomi alla vescica hanno rappresentato il 12% di tutti i tumori fra gli uomini, il 3% fra le donne.

Visti i numeri, è importante sapere come prevenire questa malattia. Innanzitutto bisogna liberarsi di due cattive abitudini. La prima sono le sigarette, che causano ben la metà dei casi di tumore alla vescica. La seconda è l’alcol, anche se non è ben chiaro quale sia il rapporto fra la quantità di alcolici consumati e il tumore.

Ma rinunciare ai vizi non basta: bisogna anche fare attenzione all’alimentazione. L’associazione Italiana di Oncologia Medica, in particolare, raccomanda di non farsi mancare frutta e verdura. Inoltre, evidenzia il ruolo di un’importante vitamina.

Attenzione alla carenza di questa vitamina perché aumenta il rischio di un tumore molto comune

Tutti associano la vitamina D alle ossa forti: aiuta infatti a fissare il calcio, contribuendo alla prevenzione dell’osteoporosi. Meno noto è il ruolo di questo nutriente nella lotta al cancro. Eppure, secondo gli esperti dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, la vitamina D sembra avere un ruolo protettivo contro il tumore alla vescica.

Come fare, allora, per svelare una carenza? Basta un esame del sangue: i valori di vitamina D devono essere compresi fra 20 e 40 ng/mL. Al di sotto dei 20 ng/mL, è il caso di intervenire.

Ci si può consultare con il proprio medico riguardo alla possibilità di assumere degli integratori. Ma bisogna anche mangiare più alimenti ricchi di vitamina D. Fra questi spiccano i pesci grassi (come il salmone), il fegato, il tuorlo d’uovo e i funghi.

Ancor più importante, però, è trascorrere del tempo all’aria aperta. La maggior parte del fabbisogno di vitamina D è infatti garantito dal sole. Una ragione in più, insomma, per fare una passeggiata al parco tutti i giorni. Con una raccomandazione: mai dimenticare la protezione solare.

Se infatti la vitamina D può proteggere dal tumore alla vescica, il sole causa invece il cancro alla pelle. Spazio dunque alla vita all’aria aperta, ma sempre con le dovute precauzioni.

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