Attenzione a questo segnale che può ingannare nel caso di tumore alla prostata

prostata

Il tumore alla prostata è uno dei più temuti e come per tutti si dà molta importanza alla sua prevenzione. Nelle fasi iniziali il cancro alla prostata non mostra particolari sintomi. Con l’aumento della massa tumorale i primi segnali riguardano la fase urinaria. Fino a quel momento si può individuare il tumore alla prostata solamente in due maniere, con un’esplorazione rettale oppure con il controllo del PSA. Quest’ultimo indice non è affidabile al 100%. Dunque, attenzione a questo segnale che può ingannare nel caso di tumore alla prostata.

Non è stato ancora scoperto un metodo di prevenzione per il tumore alla prostata. Si può tentare di prevenirlo seguendo degli stili di vita sani e una corretta alimentazione. Le regole sono conosciute. Occorre incrementare il consumo di frutta e verdura, di cereali integrali, ridurre il consumo di carne rossa e di cibi con grassi saturi. Tra gli ortaggi il peperone è uno di quelli consigliati, anche se pochi sanno che quest’ortaggio protegge vista, cuore e intestino e combatte i tumori.

Attenzione a questo segnale che può ingannare nel caso di tumore alla prostata

Ritornando all’attività di prevenzione, è utile ogni anno effettuare una visita urologica, in particolare se la malattia è già stata presente in famiglia. Un’alternativa, sempre più diffusa in Italia, è quella di una specifica analisi del sangue, la PSA. La verifica del dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) nel sangue è un esame semplice da fare e non invasivo come un’analisi rettale. Proprio per questo è molto utilizzato, peccato che però ci siano dubbi sulla sua capacità di individuare il tumore alla prostata in fase precoce. Ne è convinto l’oncologo Francesco Perrone, membro del direttivo nazionale AIOM.

Infatti, lo screening del PSA individua sia tumori alla prostata, ma anche patologie infiammatorie della prostata, non riconducibili a un tumore.

Quindi, l’esame del PSA ha sicuramente benefici, ma ha anche alcune controindicazioni che il paziente deve tenere a mente quando lo effettua. Anzitutto l’età. Il test può essere un utile strumento se effettuato nella fascia d’età tra i 50 e i 70 anni. Ci si può sottoporre all’esame dall’età di 40 anni solamente se il tumore alla prostata si è già manifestato in famiglia.

Attenzione anche ai risultati. Se i valori del PSA fossero alterati non significa necessariamente che si abbia un tumore alla prostata. I fattori che possono alterare il risultato di questo esame sono molti. Per esempio ci potrebbero essere patologie benigne della prostata, una insufficienza renale o l’uso di farmaci molto comuni. Addirittura una precedente attività sessuale in prossimità dell’esame potrebbe alterare i valori del PSA.

Cosa fare?

In conclusione, per prevenire il tumore alla prostata possono essere d’aiuto corrette abitudini alimentari e di vita. Occorre mantenere un peso nella norma e fare attività fisica quotidiana, come una camminata di almeno mezzora al giorno. Importante anche adottare una dieta sana. Un’alimentazione povera di cibi grassi aiuta alla prevenzione del cancro.

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