Ancora una volta la statistica aiuta e il ribasso del petrolio non arriva inatteso. Cosa fare con il petrolio nelle prossime settimane?

petrolio

Settimana scorsa scrivevamo quanto segue

È interessante notare che con il recupero di venerdì sono 8 le settimane consecutive al rialzo per il petrolio. Una sequenza del genere non si vedeva dal gennaio 2013. In quell’occasione le quotazioni andarono incontro a un breve ritracciamento di circa il 10% prima di un ulteriore rialzo di oltre il 30% durato circa 4 mesi. Questo rialzo, poi, fu seguito da un ribasso di circa l’80%.

Essendo poco probabile la nona settimana consecutiva al rialzo, abbiamo assistito a un ribassi che, almeno per il momento, non mette in dubbio la struttura rialzista sul grafico del petrolio.

Quindi, ancora una volta la statistica aiuta e il ribasso del petrolio non arriva inatteso, ma cosa fare con il petrolio nelle prossime settimane?

Prima di avere una risposta dall’analisi grafica, diamo un rapido sguardo agli eventi che hanno condizionato l’andamento dei prezzi del petrolio.

Il prezzo del petrolio è stato condizionato da due notizie contrastanti. Da un lato gli investitori hanno valutato una potenziale interruzione delle forniture derivante dalla crisi tra Russia e Ucraina contro la prospettiva di un aumento delle esportazioni di petrolio iraniano.

Il futuro del prezzo dell’oro nero dipenderà da questi due fattori e dal peso che gli investitori daranno a ciascuno.

Ancora una volta la statistica aiuta e il ribasso del petrolio non arriva inatteso. Le indicazioni dell’analisi grafica

Il petrolio  (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 18 febbraio a quota 91,07 dollari in ribasso dello 0,75% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 2,18% rispetto alla chiusura settimanale precedente

Time frame giornaliero

Dopo il massimo di lunedì 14 febbraio a 95,82 dollari, le quotazioni hanno preso a scendere e si sono dirette verso l’importantissimo supporto in area 88,60 dollari. Una chiusura giornaliera inferiore a questo livello aprirebbe a una ulteriore discesa vero area 82 dollari, prima, e area 74 dollari, poi.

La tenuta del supporto, invece, farebbe scattare una nuova gamba rialzista con obiettivi oltre i 100 dollari.

petrolio

Time frame settimanale

Anche se al ribasso, la chiusura del 18 febbraio ha confermato integralmente quanto scritto nelle settimane precedenti

La chiusura del 4 febbraio ha visto la settimana confermare la rottura dell’importantissima resistenza in area 86,1 dollari (I obiettivo di prezzo). A questo punto si sono aperte le porte al raggiungimento di area 100 dollari. Qualora dovessimo assistere a una chiusura settimanale inferiore a 86,1 dollari, ci sarebbe un chiaro e forte segnale ribassista con obiettivo più vicino in area 65 dollari.

petrolio