A passeggio sull’Appennino? Appennino emiliano, provincia di Bologna. Il luogo comunemente noto per un tragico fatto di cronaca avvenuto nel corso della Seconda guerra mondiale, è in realtà un importantissimo sito archeologico. Siamo a Marzabotto, dove nell’autunno del 1944 i tedeschi non persero l’occasione di trucidare la popolazione civile locale, macchiandosi dell’ennesimo crimine contro l’umanità.
Eppure la sua storia corre indietro fino alla notte dei tempi e più precisamente al periodo dell’Italia preromana. Sulle alture del Pian di Misano, nel territorio della Marzabotto di oggi, a metà del sesto secolo avanti Cristo avviene un fatto importantissimo. Una delle popolazioni più misteriose dell’Italia antica, gli etruschi, fonda una propria colonia: Kainua, l’antica Marzabotto.
I motivi della fondazione
Come mai gli Etruschi che solitamente nell’immaginario collettivo dovrebbero trovarsi tra l’alto lazio e la bassa toscana avrebbero fondato una colonia sull’Appennino? La risposta è molto semplice: per i traffici commerciali con la valle padana nel corso del sesto secolo avanti Cristo. Non riuscendo a forzare il blocco delle popolazioni liguri, agli etruschi non restava che intraprendere la via degli appennini. Con Kainua si aprono ai traffici padani e d’oltralpe. Ecco spiegata l’origine di Kainua, l’antica Marzabotto e colonia etrusca. Sappiamo con certezza che Kainua non fu l’unica fondazione etrusca sugli appennini e in valpadana. Felsina, ad esempio, l’attuale Bologna, fu una fondazione etrusca, tanto quanto la città di Spina.
Qual’era l’aspetto dell’antica Kainua?
Ad un mercante del sesto secolo avanti Cristo, Kainua appariva come poco più di un villaggio di capanne. Dominava sul contado annesso dove si trovavano i campi per l’agricoltura e un sistema di canali per irrigarli. Kainua visse fino al quarto secolo avanti Cristo un florido periodo di espansione. La città venne adattata ai canoni edilizi delle altre città etrusche. Rispettava, cioè, in terra la suddivisione della sfera celeste alla base delle fondazioni etrusche.
La storia
Anche Kainua non venne risparmiata dall’invasione celtica del quarto secolo. Dopo la sua conquista venne riconvertita in avamposto militare per il controllo dell’area della valle del fiume Reno.
L’arrivo dei romani nel secondo secolo avanti Cristo consentì l’ingresso dell’ex insediamento etrusco nell’orbita della città eterna, rivestendo però un ruolo molto marginale e periferico.
A passeggio sull’Appennino. Kainua, l’antica Marzabotto.
La visita all’area archeologica, impreziosita dalla presenza del Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto, è una discesa nei primordi della storia italiana.
Colpisce la geometria del suo impianto urbanistico. Quattro strade principali danno forma gli otto quartieri urbani dell’insediamento. L’area sacra, dove si trovano i resti dei templi principali si trova a nord, ospitati nella piccola acropoli urbana.
Nulla è più piacevole di una passeggiata a Marzabotto. Toccare con mano le tracce di un passato glorioso e le atrocità della Seconda guerra mondiale è un salto nella storia di quasi duemilacinquecento anni.