Perdita del 26% per il gruppo Kraft Heinz, un colosso che tutti, Warren Buffett compreso, consideravano invincibile. Evidentemente però qualcosa è andato storto.
Davide contro Golia
Ad abbattere la multinazionale è stato il cambio dei gusti da parte dei consumatori. Le preferenze sugli acquisti non vanno più verso cibi in scatola e lavorati. Adesso il trend gira a favore di quelli freschi. Un imprevisto che a Buffett, azionista con il 26,7% del capitale, è costato 4 miliardi di perdite. Non solo, ma per l’intero gruppo, quinto nel mondo dell’industria alimentare, ha significato anche peggio. In numeri si è parlato di svalutazioni per 15,4 miliardi di alcuni dei suoi marchi più conosciuti sul panorama statunitense: Heinz e Oscar Mayer.
Problemi per la Berkshire Hathaway di Warren Buffett
Conseguenza: quarto trimestre 2018, chiuso con una perdita di 12,6 miliardi di dollari. Un vero e proprio dramma se si pensa che solo l’anno precedente si registravano, invece, entrate per 8 miliardi. Ma le ultime giornate sono state molto difficili per l’88enne investitore, vera e propria icona di Wall Street. Infatti nel fine settimana l’Oracolo di Omaha ha dovuto rendere conto agli azionisti della Berkshire Hathaway di numeri pesanti. L’ultimo trimestre del 2018 ha registrato una perdita di 25,4 miliardi di dollari.
Il paradosso di Buffett
Anche in questo caso il confronto con lo stesso periodo del 2017 è impietoso. Infatti l’anno scorso festeggiavano un utile di 32,6 miliardi. Colpa di mercati in tempesta tra ottobre e dicembre e, come ultima tegola, anche il crollo di Kraft. Il paradosso? 4 anni fa fu proprio Buffett a sollecitare la fusione tra la “sua” Heinz (di cui era azionista) e il fondo brasiliano di private equity 3G. Ad ogni modo Buffett come sempre, ha deciso di non guardare il lato negativo. Ed è la stessa cosa che consiglia di fare ai suoi azionisti.
I numeri “buoni”
A partire dai 173 miliardi di dollari di partecipazioni del portafoglio della Berkshire Hathaway. Inoltre, invece di preoccuparsi delle perdite, meglio guardare l’utile operativo complessivo delle società partecipate. Infatti nell’ultimo scampolo del 2018 si sono visti i 24,8 miliardi di dollari. Record storico. Un trampolino di lancio su cui lavorare con il suo vice, un altro arzillo fanciullino di 95 anni, Charles Munger. Prossimo target: una mega-acquisizione.