Puntare sui paesi emergenti?
Dopo un periodo di difficoltà ed incertezze, il 2019 potrebbe essere l’anno del riscatto per gli emergenti. A precise condizioni, però.
La panoramica
Come sempre detto, quello degli emergenti è un settore particolare. L’eterogeneità che lo caratterizza, cioè la presenza al suo interno di realtà economiche estremamente differenti tra loro, impone a tutti gli investitori l’obbligo dello stock picking. In altre parole selezionare in maniera ancora più scrupolosa del solito, gli asset su cui si vuole investire. Non solo, ma è di primaria importanza la contestualizzazione sociale ed economica della strategia di investimento. Un esempio? L’India dove l’oro rappresenta non solo e non tanto una materia prima ma un simbolo religioso oltre che un forte segno di distinzione sociale. Il che porta le quotazioni del metallo giallo ad un andamento differente rispetto a quanto avviene nel resto del mondo.
Cosa si prevede per gli emergenti nel 2019?
Sostanzialmente la view della comunità di esperti tende ad essere ottimista sull’intero panorama. Unica eccezione: la Cina. Da Pimco, ad esempio, ci si aspetta un sostanziale miglioramento delle economie che comprendono il settore degli emergenti. Il tutto anche grazie a politiche finanziarie che, a livello globale, tendono ad essere sostanzialmente accomodanti.
Puntare sui paesi emergenti?
La view di Pictet Asset Management si associa al coro di che vede i mercati emergenti ancora ipervenduti. Per sfruttare al meglio le potenzialità di questo settore nei prossimi mesi, però, è necessario un rafforzamento, sebbene non estremo, dell’economia Usa. Il problema verte sull’equilibrio tra un dollaro in salute (il che permetterebbe scambi commerciali adeguati) ma non troppo forte. In questo caso, infatti, la Fed potrebbe rivedere la sua posizione, ancora dovish, ed essere costretta ad alzare i tassi di interesse. A discapito del debito dei paesi emergenti, per lo più i dollari. Inutile dire che, altrettanto essenziale, sarà anche un allentamento delle tensioni commerciali presenti sul panorama internazionale.
Puntare sui paesi emergenti? La Cina e le misure di sostegno
Buone notizie anche per la Cina, seconda potenza mondiale che, ormai di fatto, non rientrerebbe più tra gli emergenti. . Il governo centrale recentemente deciso di adottare misure di sostegno alla propria economia vista in calo. C’è poi l’obbligo di risolvere le tante tensioni commerciali globali, prima fra tutte quella riguardante la guerra dei dazi. Di queste ore la notizia che il presidente Usa Donald Trump disposto ad allungare i tempi dei colloqui con Pechino. La deadline era stata infatti fissata al 1 marzo. Ma la complessità delle tante questioni da risolvere hanno spinto i rappresentanti delle due parti a rivedere le tempistiche. Il che potrebbe essere una buona notizia per tutti. Emergenti compresi.
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