Draghi avrebbe margini di manovra: prezzi fermi in Germania
Apertura di giornata caratterizzata dai dati sugli indici dei prezzi in Germania tutti stabili e in linea col consensus:
IPC in Germania (Mensile) (Ott) | 0,2% | 0,2% | 0,2% | ||||
IPC in Germania (Annuale) (Ott) | 2,5% | 2,5% | 2,5% | ||||
IAPC tedesco (Annuale) (Ott) | 2,4% | 2,4% | 2,4% | ||||
IAPC tedesco (Mensile) (Ott) | 0,1% | 0,1% | 0,1% |
Draghi: come agirà?
Coi tedeschi tranquilli sotto il profilo dell’inflazione e dopo una serie di dati-macroeconomici germanici per nulla esaltanti, quale migliore momento per Draghi per rompere l’immobilismo della BCE avviata invece beatamente, nonostante tutto, alla chiusura del QE senza minimamente preoccuparsi di spread ed evidente rallentamento del ciclo economico europeo.
Il riferimento alla sola Germania, quasi unicum dei paesi UE ad avere vissuto una vera fase di ripresa, sta inducendo Draghi più a fare una politica avversa ai paesi come l’Italia che tendono a disallinearsi che a svolgere le proprie funzioni di garante della stabilità.
Anzi, ad ogni sua sortita pubblica, ultimamente, i mercati reagiscono con rinnovato nervosismo.
Draghi, BCE e inflazione
Eppure l’inflazione sotto controllo è la mission principale della BCE e del suo Capo, pertanto raggiunto questo target prioritario Draghi avrebbe modo e tempo per concentrarsi su obbiettivi secondari che non siano soltanto quelli di applicare ed amplificare i diktat tedeschi ma semmai quelli di migliorare la qualità della vita dei cittadini europei. Cittadini che volenti e nolenti vedono l’evolversi del proprio tenore di vita certamente nelle mani della politica in quanto tale, ma con fortissimi e crescenti influssi anche da parte delle scelte di politica monetaria della BCE.
Tanto più che il rallentamento più evidente , visto anche l’ottimo dato della produzione industriale italiana di ieri, è quello francese(come confermato anche dall’OCSE) e quindi un Draghi più ampio di vedute ed interventista in stile FED non potrebbe , proprio in questi giorni più del solito, essere tacciato di favorire la propria nazione di origine.
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