A cura di Gian Piero Turletti
autore di Magic Box in 7 passi e di PLT
Riprendo, in questo articolo, alcune considerazioni svolte nall’articolo di sabato sui segnali di fine ciclo, approfondendo taluni aspetti.
Mi riferisco, in particolare, al fatto che i modelli ciclici non garantiscono, in termini assoluti, che una proiezione effettuata si verifichi sempre e necessariamente, in modo obbligato.
Se così fosse, infatti, sempre tutto sarebbe uguale al passato, senza alcuna possibilità di modifica, come in un copione che debba ripetersi all’infinito.
E tale concetto è, in effetti, alla base del lavoro dell’analista, che può indicare probabilità statistiche, sulla base di quanto verificatosi in passato, ma non certezze assolute.
Proprio per questo motivo dobbiamo introdurre in certi modelli la possibilità di anomalie, per poter modellare le proiezioni tenendo conto anche di tali variabili.
Per comprendere i concetti dianzi esposti, osserviamo il seguente grafico:
I primi due cicli, a partire da quello di sinistra, sullo SP 500, hanno dimostrato di comportarsi secondo regolari canoni ciclici.
In un ciclo rialzista troviamo un massimo nel terzo sottociclo o tra il terzo ed il quarto, massimo cui segue una fase ribassista, sino al bottom da cui si forma il nuovo ciclo.
Invece nel terzo ciclo, quello a destra, notiamo un’anomalia ciclica, in quanto l’ultimo sottociclo è andato al rialzo.
In questo caso, possiamo parlare di troncatura ciclica, nel senso che il ciclo è partito anticipatamente, e quello che doveva essere ultimo sottociclo del ciclo in corso, si trasforma in primo sottociclo del nuovo ciclo.
Ecco, quindi, come si riposiziona il modello ciclico:
In base a tale riposizionamento, ecco quindi che l’indice S e P 500 si avvia verso il quarto sottociclo.
Dal momento che è difficile la reiterazione di un’anomalia ciclica nel ciclo in corso, quando già si è verificata nel ciclo precedente, le probabilità sono per un ribasso, anche se nulla va escluso a priori.
Per questo motivo anche i modelli ciclici richiedono segnali di conferma, ma su questo aspetto rinvio ad altri articoli.