Il titolo Anima Holding ha guadagnato il 3.35% e si porta a 4.63€.
Sul titolo è in corso una proiezione ribassista che dopo il raggiungimento del I° obiettivo ribassista in area 5.0552€ ha accelerato al ribasso puntando il II° obiettivo naturale in area 3.9086€. La seduta del 30 Maggio, quindi, è stata sì al rialzo, ma non ha cambiato nulla nel quadro ribassista che verrebbe sconfessato solo da chiusure giornaliere superiori a 5.0552€.
News: FonteMilano Finanza
Il ciclone che ha investito Piazza Affari non ha risparmiato neppure Anima . Nell’ultima settimana il titolo è andato sotto quota 5 euro. Soltanto ieri l’azione è scesa del 10,3% a 4,48 euro pagando anche il giudizio ridotto a neutral deciso da Mediobanca Securities. Oggi, pur rimbalzando dell’1,43% a quota 4,54 euro, resta ai livelli di fine 2016. E non è distante dal valore di 4,17 euro a cui ha condotto il recente aumento di capitale per raccogliere risorse necessarie all’acquisizione di Aletti Gestielle.
Nel frattempo sul titolo si sono mosssi due top manager del gruppo che, come emerge dalle comunicazioni internal dealing alla Borsa Italiana, stamattina hanno acquistato titoli della società di asset management.
Si tratta di Filippo Di Naro, direttore investimenti e prodotti di Anima Holding , che ha comprato un pacchetto di 11.669 azioni del gruppo al prezzo di 4,5037 euro per un controvalore totale di 52.553 euro. Mentre Pierluigi Giversi, direttore marketing e distribuzione, ha acquistato 25 mila azioni a 4,5545 ciascuna pari a un investimento di 113.862 mila euro.
Anima si è quotata il 16 aprile 2014 al prezzo di 4,2 euro per azione e ha toccato il massimo storico a 8,8 euro nell’aprile 2015, mentre il minimo lo ha registrato a inizio gennaio dello stesso anno (3,6 euro).
Mentre ieri ci sono stati movimenti analoghi in Banca Generali : l’ad e dg Gian Maria Mossa ha acquistato 2.430 azioni a un prezzo medio di 20,04 euro e il vice dg Andrea Ragaini ne ha comprate mille a 20,42 euro.
