Ancora due settimane e dovremo fare i conti con il ritorno dell’ora legale. Anche se, ormai, non serve quasi più spostare le lancette dell’orologio, visto che i dispositivi digitali fanno da soli è bene arrivare preparati. Ovviamente andranno aggiornati gli orologi da parete ed eventualmente gli orologi da polso se non sono digitali. Ma lo smartphone, il computer, il tablet e tutti gli altri device provvederanno da soli ad adeguarsi al cambio di orario.
Ora legale, ecco perché è importante arrivare preparati
Come anticipato, quindi, conoscere la data esatta del ritorno dell’ora legale non è determinante per aggiornare l’orologio, come poteva esserlo qualche decennio fa. Ma sapere quando si devono spostare le lancette avanti e indietro ci serve anche per mettere in atto strategie che aiutino il nostro fisico ad adattarsi al cambiamento.
Tutti noi impieghiamo diversi giorni, infatti, a cambiare i nostri ritmi fisiologici. Adattarsi al cambio di orario non sempre è facile e può influenzare i ritmi del sonno ma anche provocare disturbi della concentrazione. Può risentire del cambiamento anche l’umore e gli effetti, in alcuni casi, hanno dei contraccolpi anche a livello di pressione arteriosa e frequenza cardiaca.
Sapere quando si devono spostare le lancette dell’orologio 60 minuti avanti è fondamentale perché a marzo torna l’ora legale
Permettere al nostro orologio biologico di adattarsi meglio al cambio di orario è fondamentale. La cosa migliore è quella di anticipare, gradualmente, gli orari in cui si mangia e in cui si va a letto già dai giorni precedenti. Oltre che a passare più tempo possibile all’aria aperta.
L’ora legale torna nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022. Le lancetta si sposteranno in avanti dalle 2 alle 3. Quest’orario resterà, poi, in vigore fino a domenica 30 ottobre 2022 quando dovremo riportare le lancetta indietro di un’ora per tornare all’ora solare.
Ma perché due volte l’anno siamo costretti a cambiare orario?
In Italia l’ora legale venne introdotta nel 1916 per avere un maggior numero di luce durante il periodo estivo. Questo permette di avere un risparmio concreto sulle bollette dell’energia elettrica. E in un periodo come quello attuale, in cui il costo della materia prima è alle stelle, questa non può che essere un’ottima notizia. Oltre al beneficio economico, però, bisogna tenere conto anche di quello per l’ambiente. L’utilizzo della luce artificiale, infatti, provoca seri danni al nostro ecosistema. Si tratta di una forma di inquinamento che porta uno squilibrio di flora e fauna secondo uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology and Evolution.